In questa guida spieghiamo quando si fa la sverminazione del cane.
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Sverminazione cani: la prima va fatta da cuccioli
Forse non tutti i padroni di un cane sanno che il cucciolo appena nasce ha i vermi, i cosiddetti ascaridi. Si tratta di vermetti dalla forma lunga e cilindrica che, in genere, proliferano nell’intestino dei cani. È strano pensare che i cuccioli appena nati abbiano già i vermi, dato che di solito si crede che la sverminazione dei cani avvenga solo in età adulta. Purtroppo non è così: i cuccioli ce li hanno e, nella maggior parte dei casi, gli ascaridi vengono trasmessi proprio dalla madre quando i cuccioli sono ancora dei feti. In pratica avviene una specie di migrazione transplacentare di larve che infetta i feti. Secondo studi recenti, inoltre, si è scoperto che i vermi possono essere trasmessi anche attraverso il latte materno che può rappresentare, quindi, un’ulteriore causa della presenza di vermi nei cuccioli. Per questi motivi è necessario effettuare la sverminazione cani appena possibile. Salvaguardare la salute del proprio cane fin da piccolo è di fondamentale importanza, perché i vermi parassitari dell’intestino possono facilmente compromettere una crescita sana del cucciolo, quindi meglio prevenire curando l’animale in tempo.
La prima sverminazione va eseguita a venti giorni di distanza dalla nascita dei cuccioli ed è bene che anche la mamma venga sottoposta allo stesso tipo di trattamento, usando lo stesso vermifugo assunto dai cuccioli: i piccoli continuano a essere allattati dalla madre per i primi due mesi di vita, per cui è opportuno sverminare anche lei così che non continui a infettare i cuccioli attraverso l’allattamento. Dopo questa prima sverminazione cani, la profilassi vuole che un’altra sverminazione sia praticata a distanza di venti o venticinque giorni dalla prima per assicurarsi di aver completamente risolto il problema dei parassiti. Inutile sottolineare come in questa delicata fase, debba essere un medico veterinario a seguire il cucciolo e a prescrivere le dosi del vermifugo adatte sia ai piccoli che alla madre. In questi casi il padrone del cane non può improvvisarsi medico e decidere arbitrariamente il tipo di vermifugo da somministrare ai cuccioli. Attenzione quindi a rivolgersi al professionista per questo tipo di cure.
Sverminazione cani: il richiamo
Dopo questi primi due attacchi ai vermi, per essere sicuri che il cucciolo non rischi ulteriormente è consigliabile verso i due mesi raccogliere dei campioni di feci e portarle dal veterinario che le analizzerà proprio per assicurarsi che la sverminazione abbia fatto effetto del tutto. Con l’analisi delle feci, infatti, il veterinario saprà affermare o meno la presenza di vermi nell’intestino del cucciolo e, se l’esame risultasse positivo, prescrivere il prodotto sverminante più adatto. Ogni sei mesi e per tutta la vita del cane, è bene ripetere ed effettuare la sverminazione, una prassi molto importante per il cane che vive a stretto contatto con il padrone e che potrebbe trasmettergli dei parassiti gastrointestinali.
Proprio perché sia il padrone che l’animale possano essere sicuri della propria salute l’uno affianco all’altro, si consiglia di non tralasciare mai la profilassi della sverminazione se non si vuole rischiare di contrarre patologie piuttosto rare. È stato studiato come l’ingestione da parte dell’uomo della larva di ascaride dia luogo alla cosiddetta malattia da larva migrans. Nell’uomo infatti l’ascaride non provoca la stessa gastroenterite parassitaria del cane, perché la larva si sistema in altri organi, arrivando addirittura a localizzarsi a livello oculare. Altri parassiti intestinali del cane come gli ancilostomi, possono causare nell’uomo una malattia cutanea molto rara, senza menzionare l’echinococcosi che, se contratta, risulta una patologia molto pericolosa per l’uomo. Quindi quando si decide di prendere con sé un cane e non si vuole rischiare di contrarre zoonosi parassitarie, bisogna seguire un giusto programma di sverminazione cuccioli non solo per garantire la salute del proprio amico a quattro zampe ma anche la propria e di tutta la famiglia.