Nonostante la varietà di forme e taglie, le odierne razze di cani domestici discendono tutte dal Lupo Grigio. Il processo di addomesticazione cominciò più di 12.000 anni fà, probabilmente in regioni disparate dell’emisfero settentrionale, al tempo in cui i lupi avevano una distribuzione geografica e numerica di gran lunga maggiore di quella odierna. I primi cani semiselvatici furono probabilmente utilizzati per la conduzione e la guardia degli armenti e non come cani da compagnia.
Il cane (Canis lupus familiaris) è un mammifero carnivoro ascritto al genere Canis (famiglia canidi). Con la domesticazione si è distinto dal suo predecessore, il lupo, del quale rappresenta una forma neotenica (anche se a riguardo c’è ancora qualche divergenza) e rispetto al quale ha canini meno aguzzi, intestino più lungo, ed è privo di artigli affilati. Il cane è estremamente variabile nelle sue caratteristiche biologiche, per la selezione operata dalla natura (dalle zone di provenienza) e soprattutto dall’uomo. Il peso può variare da 700 g ai 90 kg. Ha un ciclo mestruale ripetuto due volte l’anno (al contrario dei lupi che hanno un solo periodo d’estro) e questa caratteristica è dovuta in parte all’uomo per facilitare l’allevamento e la selezione.
I Reperti Archeologici hanno provato che decise differenziazioni nelle taglie dei cani domestici datano a più di 9000 anni or sono, anche per cani viventi nella stessa regione. Questa tendenza sembra essersi accentuata al tempo dei Romani, quando si definirono le caratteristiche di molte fra la razze odierne. In quel periodo i cani erano utilizzati largamente per gli stessi scopi attuali, caccia, lavoro con il bestiame, guardia alle proprietà ed anche per compagnia. L’allevamento altamente selettivo e il naturale adattamento alle diverse condizioni climatiche, portò all’apparizione di moltissime nuove specie di cani nel medioevo. Già nel 1800 si erano evolute molte razze da caccia fra le più intelligenti e specializzate.
Il metodo di identificazione dei cani utilizzato si basa sull’individuazione delle caratteristiche fisiche principali degli animali. Le razze sono state divise in gruppi, prima con riferimento alla taglia (Grande, Media e Piccola), poi alla testa (Rotonda, Allungata o quadrata), al tipo di orecchie (Lunghe, Erette, Corte) e da ultimo al tipo di Mantello (Corto, Lungo, Duro). Si potrà così identificare un tipico rappresentante di quel gruppo (per esempio: Cane piccolo, con testa arrotondata, orecchie lunghe, pelo corto) ; sono inoltre indicati le razze con caratteristiche similari sono descritte e illustrate. In qualche caso una razza può essere inclusa in più di un gruppo.
TAGLIA
Risulta essere la caratteristica più evidente che differenzia le singole razze. Le razze sono state divise in tre categorie (Grande, Media, Piccola) e l’altezza viene misurata considerando il punto più alto del dorso, chiamato Garrese, metodo questo sempre usato nelle esposizioni, secondo le norme degli standard.
FORMA DELLA TESTA
Risulta essere una caratteristica non esattamente valutabile come l’altezza, tuttavia le razze sono state suddivise in tre grandi categorie; testa arrotondata, testa allungata e quadrata. Le razze a testa tonda tendono ad avere il muso corto; le razze con testa allungata il muso lungo; le razze a testa quadrata hanno mascelle corte.
FORME E LUNGHEZZA DELLE ORECCHIE
La forma e la lunghezza delle orecchie variano molto. Le orecchie erette captano le onde sonore con grande efficienza, ma nei segugi, che si affidano all’odorato per localizzare la selvaggina, le orecchie sono pendenti. Essendo il canale uditivo coperto dal lembo cartilaginoso, l’orecchio interno, molto sensibile, é protetto quando il segugio insegue la selvaggina riducendo anche il pericolo che semi o spine vi si introducano. Le orecchie corte gli permettono di andare in tana più facilmente e perciò vengono preferite per le razze Terrier.
IL MANTELLO.
Un’altra caratteristica importante che agevola l’identificazione di una razza è il suo mantello. Questo può essere suddiviso in corto e lungo, sulla base della sua misura, mentre la terza categoria, pelo duro, viene distinta dalla tessitura. Qualche razza, come i bassotti, ha tre tipi di pelo, mentre altre razze possono essere a pelo corto o lungo, anche se una delle due varietà tenderà a predominare.
-PELO CORTO
Conferisce un aspetto liscio, levigato, con il pelo aderente al corpo.
-PELO LUNGO
Di solito ha un sottopelo, molto denso e resistente all’acqua.
-PELO DURO
Denso e ruvido, è presente nelle razze che lavorano sottobosco.
CODA
La coda dei cani ha diverse lunghezze e forme, ma riconoscerle non è essenziale per l’identificazione di una razza.