In questa guida mettiamo a disposizione alcuni consigli utili su dove e come fare una passeggiata con il cane.
I ritmi frenetici della vita metropolitana e l’ambiente che ci circonda, povero di spazi verdi e pieno di cattivi odori e rumori fastidiosi, sono tra le cause principali dell’insorgere di comportamenti problematici dei nostri cani, così come delle persone, del resto.
Facciamo mille cose al giorno e spesso a fine giornata siamo stanchi e un po’ frustrati perché non troviamo il tempo per dedicarci alle attività che ci fanno stare bene. I nostri cani vivono la stessa nostra frustrazione: a casa si annoiano a morte aspettando il nostro ritorno e quando finalmente li si porta fuori, il più delle volte, non gli è concesso di fare qualcosa di veramente interessante per loro: non hanno infatti il tempo necessario per sfogare i loro bisogni primari, che non sono solo quelli fisiologici di sporcare, oltre naturalmente a mangiare, bere e dormire.
“Porto il cane a fare i suoi bisogni” è una frase riduttiva rispetto alle vere necessità del nostro amico a quattro zampe, che da questa scarsa attenzione possono vedere compromesso il proprio benessere psicofisico. L’uscita non va dunque considerata semplicemente come un impegno finalizzato all’espletamento delle esigenze fisiologiche, altrimenti non si spiega perché un cane dovrebbe seguirci al guinzaglio (invece di trascinarci!), o ascoltarci (invece di ignorare ogni richiamo!) se per lui siamo soltanto un “accompagnatore”? Ecco come organizzare la passeggiata all’insegna del divertimento nel pieno rispetto del benessere del nostro amico.
Indice
Responsabilità e consapevolezza
Sappiamo veramente quali sono le necessità del nostro cane? Sappiamo come si sente, se è felice? Ci siamo mai chiesti se fa una vita appagante? Vivere con un cane comporta responsabilità e consapevolezza da parte nostra.
Dobbiamo essere consapevoli che i cani, più di ogni altra cosa, desiderano stare con noi, passare il tempo in compagnia del loro riferimento affettivo. Oltre a questo però dobbiamo comprendere che sono animati da un’enorme vitalità, che li porta a desiderare stimoli, novità ed esperienze diverse, come socializzare, muoversi, esplorare, annusare, scoprire.
E queste sono anche le ragioni per cui, da migliaia di anni, l’uomo ama così tanto i cani: sono esseri diversi da noi ma anche molto simili, che hanno il potere di ricordarci di fare cose semplici ma allo stesso tempo fondamentali per il nostro equilibrio fisico e mentale, come ad esempio una bella passeggiata, ogni giorno, insieme a loro.
L’uscita giornaliera rappresenta quindi un momento fondamentale nella vita con il nostro cane, e se diventa un tempo di qualità ne derivano grandi benefici alla nostra relazione. E allora, nel reciproco interesse, abituiamoci a uscire con il nostro cane con l’obiettivo di goderci la passeggiata, oziando all’aria aperta, con il sorriso sulle labbra e dimenticandoci il cellulare, felici di trascorrere un po’ di tempo con la testa sgombra da qualsiasi pensiero. Una semplice passeggiata, fatta con il giusto atteggiamento, è una medicina potente per il fisico e per lo spirito.
Tenere per mano è diverso da incatenare
Appena gli impegni ce lo permettono, andiamo a passeggiare lontano da smog e rumori. Meglio prendere la macchina e perdere qualche minuto per raggiungere un bel parco. Non ci sono scuse! Tutti abbiamo un parco raggiungibile in 10 minuti con la macchina.
Qui lasciamo che il cane annusi in pace ed esplori senza fretta: per lui questi sono bisogni fondamentali, oltre che un enorme piacere, proprio come per noi leggere un libro appassionante. In qualche modo sta leggendo le notizie che gli interessano!
Interagiamo con lui guardandolo, sorridendogli, facendogli capire che siamo insieme, in sintonia, finalmente a goderci il nostro tempo. Se non ci sono altri cani nelle vicinanze, regaliamogli, ogni tanto, dei bocconcini che ama, buttiamoli nell’erba, fra i cespugli e facciamoglieli cercare.
Giochiamo insieme se ce lo chiede. Impariamo a maneggiare con cautela il guinzaglio che deve essere una cintura di sicurezza e non uno strumento di prigionia: “c’è una grande differenza tra tenere una mano e incatenare un’anima”. Torniamo bambini per qualche minuto e facciamoci guidare anche dal cane. Passeggiamo, muoviamoci e, ogni tanto, scopriamo luoghi nuovi, i cani amano camminare ed esplorare. Non fermiamoci sempre e solo nelle aree cani.
Appena possibile lasciamolo libero
Diciamo subito che è importante un “bilanciamento” tra le fasi della passeggiata: il cane deve trascorrere almeno metà dell’uscita assieme a noi, mentre per il resto del tempo va lasciato libero di giocare con i suoi simili o di girovagare. L’inizio della passeggiata è il momento dedicato ai bisogni fisiologici e alla possibilità di correre in piena libertà. In seguito è bene passare all’impostazione, o al ripasso, degli esercizi di educazione, che vanno alternati a momenti di gioco e coccole e ad altri momenti di libertà: sessioni brevi e divertenti sono alla base di un buon addestramento. Infine, se abbiamo un cane socievole, possiamo lasciarlo libero di interagire con i suoi simili, sempre però nel rispetto di alcune regole basilari (vedi box).
Certamente dobbiamo farlo solo ed esclusivamente dove è possibile e in piena sicurezza, sia per il nostro cane, sia per tutti gli esseri viventi che ci circondano. I cani possono esprimersi al meglio accanto all’uomo se vivono liberi: “…non lo libero perché ho paura che non torni…”, “…non lo libero perché ho paura che non mi ascolti…”, “…non lo libero perché ho paura che non mi segua…”, “…non lo libero perché ho paura che aggredisca gli altri cani…”.
Ecco le scuse più comuni. I cani in realtà sono fra gli esseri viventi più sociali: seguono, tornano e ascoltano per definizione. Siamo noi che, ignorando quello che ci trasmettono e le loro necessità, li confondiamo a tal punto da non permettergli di capire come devono comportarsi.
Una raccomandazione importante: se non possiamo ancora liberare il nostro cane perché non torna al richiamo o perché è aggressivo, prima di sganciare il moschettone, chiediamo aiuto a una persona esperta che ci aiuti a risolvere il problema, perché se non liberiamo mai il nostro cane significa che abbiamo un problema!
E poi: se non permettiamo al nostro cane di vivere la maggior parte del suo tempo in libertà, come facciamo a definirci suoi amici? Avete mai pensato alla frustrazione di un essere vivente nato per vivere libero e all’aperto, che è costretto a stare in casa, o in giardino, tutto il giorno, salvo uscire per sporcare legato a un guinzaglio. E magari viene pure strattonato e rimproverato perché si sofferma troppo ad annusare! Dobbiamo fare almeno un’uscita di qualità al giorno: un’ora è il “minimo sindacale!”. Oltre alle uscite “solo” per sporcare, naturalmente. Dove troviamo il tempo con tutto quello che abbiamo da fare? Il tempo si trova, bisogna volerlo.
Un personale consiglio è quello di svegliarsi presto la mattina e scoprire che le prime luci dell’alba portano con loro un’energia unica e che una bella passeggiata in compagnia del nostro caro amico cane è benefica anche e soprattutto per noi.
Scrollatevi di dosso la pigrizia, caricate il cane in macchina e, in qualsiasi momento della giornata, trovate il tempo per andare a passeggiare in un parco.
Vale sempre la pena di ricordare che, onde evitare il rischio di torsione dello stomaco, in particolare nelle razze di taglia grande, il cane non deve mai mangiare prima di svolgere attività fisica, soprattutto se intensa. Organizziamoci perciò in modo sa somministrare i pasti dopo le passeggiate. Durante la passeggiata, dopo che il cane ha corso, possiamo però somministrargli del cibo secco come rinforzo per una buona condotta al guinzaglio, o durante una sessione d’educazione, o per proporre dei divertenti giochi di nosework, una sorta di caccia al tesoro che mette alla prova il fiuto del nostro amico, ma di questo avremo modo di parlare nei prossimi numeri della rivista.
Regole basilari
Evitiamo di proporre giochi o cibo se nelle vicinanze ci sono altri cani, potrebbero essere motivo di competizione
Non commettiamo il grave errore di chiamare il nostro cane solo al momento di andar via: sfruttiamo questi momenti di libertà per rinforzare il richiamo
Molti cani amano il gioco fisico, ma è importante evitare che la situazione porti a uno stato di sovraeccitazione: alla lunga i cani tendono a perdere il controllo e le conseguenze possono essere spiacevoli
Cosa portare con noi
sacchetti per le deiezioni (che vanno usati e non solo legati al guinzaglio in bella vista)
museruola (obbligatoria per legge sui mezzi pubblici)
un gioco (sassi e bastoni sono da evitare)
acqua (se non incontriamo una fontana sul percorso)
alimenti premio, possono sempre tornare utili.
Si tratta di regole semplici da seguire.