In questa guida spieghiamo come insegnare al cane a passeggiare lentamente con il guinzaglio.
Quando presi un Pastore Tedesco, acquistai anche un libro per l’addestramento (che purtroppo non ho più) il quale, per quanto riguarda la condotta al guinzaglio, recitava più o meno così: “fino a 8-9 mesi di età lasciate che il cane tiri liberamente quando passeggiate con il guinzaglio, si rinforzerà la muscolatura dopodiché, quando il fisico sarà completamente formato, potrete iniziare con l’addestramento della condotta “al piede”.
Quando il cane divenne adulto mi iscrissi al corso tenuto dalla s.a.s. (società amatori Shaferhunde) e con i sistemi di quegli anni (collare a strangolo, strattoni e muscoli) faticai parecchio per riuscire ad avere una condotta al guinzaglio “decente” che però il povero animale riusciva ad esibire per poco tempo perché era sempre tentato di attaccarsi al guinzaglio e tirare come se fosse attaccato ad una slitta.
Lo avevo addestrato a questo per tutto il suo primo anno e fu un vizio che gli rimase per sempre.
Devo ammettere che il “vizio”, o meglio la tentazione di strattonare con il guinzaglio è rimasta anche a me, nonostante siano passati parecchi anni, però per fortuna ora so lavorando con il Clicker con una tecnica completamente diversa appresa da Karen Pryor.
Si chiama “Shaping”, che significa “modellare”, “formare”, “plasmare” un determinato comportamento.
Si può dire che la linea guida è: addestra con il cervello e non con i muscoli.
Nel giro di qualche giorno la mia cagnetta di quattro mesi ha capito perfettamente cosa deve fare per passeggiare tranquillamente e guadagnarsi un sacco di “Click” senza per questo rinunciare a qualche sniffata interessante qua e là di tanto in tanto.
Ecco il primo stadio
-lavorare con il cucciolo o con il cane in una stanza tranquilla o un cortile dove non ci siano distrazioni e si possa passeggiare intorno;
-sistemare il cane alla propria sinistra battendo con la mano sulla propria coscia e pronunciando il nome del cane, quando il cane si trova di fianco alla gamba, Click – Premio (bocconcino);
-iniziare a camminare con il piede sinistro, sistemando il cane con una parola o battendo la mano sulla gamba;
-NON allettare il cane con i bocconcini, altrimenti imparerà a seguire i bocconcini e non il conduttore;
-Se il cane segue, Click – Premio. Fermarsi per il premio, non premiare in movimento. Il cane potrebbe far confusione e pensare che il suo compito sia quello di dover mangiare mentre sta camminando. Dove sia il cane quando riceve il suo premio è irrilevante, quello che conta è che il cane sia più o meno all’altezza della gamba quando riceve il Click;
-iniziare di nuovo, se il cane segue subito, Click – Stop – Premio;
-ora fare qualche passo in avanti prima di cliccare e cliccare se il cane segue
-girare, sistemare il cane e ritornare nella direzzione opposta alla precedente, cliccare ogni tre passi;
-Se il cane segue bene cominciare a cliccare ogni quattro cinque passi;
-Non stancare il cane, l’esercizio deve essere un divertimento per entrambi.
Il secondo passo da seguire per lo “Shaping”, il modellamento del comportamento della passeggiata al guinzaglio senza che il cane e il conduttore facciano il tiro alla fune con il guinzaglio consiste nell’inserire delle variazioni.
-aumentare il numero dei passi
-provare ad andare un po’ più velocemente o un po’ più lentamente
-fare in modo che sia facile per il cane “vincere”
-non sgridare il cane se si allontana
-cliccare quando si avvicina e quando si trova nella posizione giusta
-cliccare quando si trova vicino alla gamba quando giriamo o quando invertiamo la direzione
-provare a fermarsi
-cliccare se al momento dello stop il cane si trova vicino
-camminare più forte e più piano
-mantenere la sequenza dei click intorno ai 4 – 5 secondi, ma essere sicuri che ogni click avvenga per un buon motivo
-fare sessioni brevi, sono sufficienti pochi minuti
Quando il cane comincia a capire ciò che ci aspettiamo da lui possiamo cominciare ad uscire.
-Uscire all’aperto.
-Mettere il guinzaglio al cane, ma invece che tenerlo in mano legarlo attorno alla vita così non c’è la tentazione e la possibilità di strattonare l’animale o di tirare se lui tira.
-Riprendere a sistemare il cane e, se è a posto, cliccare ogni tre passi, poi ogni cinque o dieci o comunque quando ci sembra il caso di premiarlo.
-Cercare di capire per quanto tempo il cane riesce a stare con il conduttore e prenderlo come regola.
-Quando si riesce a mantenere l’attenzione del cane per un bel po’ di passi aggiungere curve, angoli, cambiamenti di direzione.
-Al cane piacerà questa specie di “gara”, e cercherà di indovinare cosa succede dopo e per farlo dovrà per forza rimanere il più possibile attaccato alla gamba.
-Rendi la gara difficile quel tanto che basta perché il cane possa vincere il maggior numero di volte possibile.
-Se il cane annusa, o vede qualcosa di interessante e comincia a tirare, fermarsi.
-Rimanere fermi.
-Fino a quando il cane tira non succede niente.
-Non appena il cane allenta, – Click e premio.
-Con l’aumentare dell’addestramento si potranno accrescere le tentazioni.
-Lasciare che il cane scopra che quando tira non succede niente, ma se lui molla e fa in modo che non ci sia tensione, il conduttore si avvicinerà al palo della luce, al cane che si sta avvicinando o a qualsiasi cosa ci sia da investigare.
Lo scopo di questo addestramento con il Clicker è quello di dare al CANE la responsabilità del fatto che il guinzaglio deve rimanere lento.
Con la ripetizione diventerà un’abitudine e piano piano i rinforzi con il Clicker diventeranno sempre meno necessari, finché si potrà ottenere una condotta al guinzaglio tranquilla e ineccepibile per quanto possibile.