In questa guida spieghiamo come fare dimagrire un cane in sovrappeso.
Per comprendere quanto gli animali domestici siano alle prese con uno stile di vita sbagliato è sufficiente farsi un giro in una clinica veterinaria. Sono tantissimi, infatti, i cani e i gatti che sono affetti da chili di troppo perché mangiano cibo di scarsa qualità, dormono troppo e fanno poco movimento. Si tratta, in effetti, di sintomi abbastanza comuni nei cani che vivono in appartamento ma anche in tutti quelli che non vengono sottoposti ai controlli periodici del veterinario. Le ragioni di queste dimenticanze, purtroppo, vanno rintracciate proprio nella crisi economica che costringe i padroni degli animali domestici ad andare dal veterinario solo in casi davvero urgenti.
Indice
Quando un Cane è Obeso
Il cane invece dipende dal proprietario, tanto per la passeggiata, quanto per la corsa nel campo o per i momenti di gioco nell’area cani. Come succede per l’uomo, il meccanismo del sovrappeso nel cane dipende dallo squilibrio tra apporto calorico ed energie consumate: risulta dunque evidente quanto possa incidere il vizio dei bocconi “fuori pasto”, oltre alla vita sedentaria.
Certamente esistono poi anche dei fattori che predispongono al sovrappeso, indipendentemente dalle abitudini alimentari. Ci sono infatti razze che tendono a ingrassare più di altre e l’età, come per l’uomo, è un fattore da considerare: è più facile che un cane di una certa età abbia la tendenza all’incremento ponderale. Può influire inoltre anche la sterilizzazione: la carenza degli ormoni sessuali fa sì che il cane tenda a ingrassare più facilmente.
Un cane viene considerato in sovrappeso se supera del 5-20% il suo peso ideale. L’obesità è la condizione che si verifica quindi nel momento in cui tale valore di riferimento viene superato di almeno il 20%. A seconda delle caratteristiche del cane e della sua età, l’obesità può costituire un grave problema: un cane anziano e artrosico, per esempio, avrà ancora più difficoltà se si trova in sovrappeso.
Se il nostro cane ingrassa in modo evidente senza motivazioni legate all’apporto calorico, è bene valutare con il nostro veterinario che non sussistano disfunzioni metaboliche sottostanti. È molto importante che il veterinario valuti il cosiddetto Body Condition Score: un punteggio che mette in relazione una serie di fattori, oltre al peso, fornendo un’idea precisa dello stato di nutrizione ed eventualmente la gravità dell’obesità. Per la valutazione del grado di obesità entrano in gioco vari parametri tra cui la valutazione visiva, la palpazione del torace e delle vertebre.
Conseguenze dell’Obesità per il Proprio Cane
Questo atteggiamento, purtroppo, abbassa drasticamente la qualità della vita dei nostri amici a quattro zampe anche perché, senza i consigli degli esperti, non ci si rende conto delle cattive abitudini che si assumono o dei comportamenti che a lungo andare possono danneggiare anche seriamente la salute di cani e gatti. Molte volte, infatti, i padroni sono completamente in buona fede quando fanno mangiare ai propri cuccioli qualche alimento non proprio adatto ad una corretta alimentazione per cani. Spesso, questi atteggiamenti si traducono in un cane obeso o in un gatto a forma di pallina. In realtà si tratta di una patologia che riguarda oltre il 40% dei cani e dei gatti italiani e, addirittura, si tratta di una delle diagnosi più comuni che vengono formulate in caso di malessere degli animali domestici.
L’obesità per i nostri amici a quattro zampe non è certo un problema di bellezza come può esserlo per gli esseri umani. Il problema, in effetti, si traduce proprio in uno stile di vita sbagliato e quindi in una qualità di vita abbastanza mediocre. I chili in eccesso, infatti, sono alla base di molte patologie gravi come il diabete, le aritmie, le artriti e i problemi epatici. Tuttavia, un regime alimentare scorretto oltre a determinare un abbassamento della qualità della vita di un animale può anche incidere negativamente sul suo sistema immunitario perché l’animale, mangiano male, potrebbe non ricevere tutte le proteine di cui ha bisogno.
Per scongiurare di ritrovarsi con un cane obeso, quindi, non dimenticate di farlo muovere spesso: i cani hanno bisogno di passeggiare e di correre anche in base alla loro taglia. Evitate, quindi, di fargli mangiare cibo di scarsa qualità o resti del cibo di casa. I cani, infatti, hanno un organismo diverso rispetto a quello umano e devono necessariamente rispettare alcune regole per non subire disturbi: mangiare senza sale, evitare i grassi e optare per solo cibo bollito quando non si riesce a dargli i classici croccantini.
Come Mettere a Dieta il Proprio Cane
Veniamo quindi ai modi per ottenere il dimagramento. Una volta appurata la natura del sovrappeso, il primo aspetto su cui agire è, ovviamente, la dieta. Non è raro incorrere nell’errore di ricorrere a una dieta di mantenimento credendo che possa andare bene per qualunque cane: ogni soggetto in realtà ha le proprie esigenze alimentari. Inoltre, ridurre le quantità di una dieta di mantenimento è sbagliato e rischia di creare ulteriori squilibri. È bene quindi accordarsi con il proprio veterinario riguardo l’alimento da utilizzare, in che quantità e per quanto tempo, ricorrendo a una dieta formulata appositamente per la riduzione del peso.
Risulta essere fondamentale che i cani sovrappeso od obesi vengano quanto prima messi a dieta dimagrante. A tela scopo è in primo luogo determinante, dopo aver provveduto a motivare il proprietario dell’animale, calcolare quanti sono i chili in eccesso e programmare sulla base di ciò una riduzione dell’apporto calorico al 60-65% del fabbisogno di mantenimento relativo al peso forma dell’animale. A fronte di questa limitazione calorica, tuttavia, è importante verificare che che venga fornita un’adeguata quota proteica, in modo da evitare che ci siano delle carenze di vitamine, minerali, ecc.
I tenori lipidico e glucidico devono essere decisamente ridotti, specie nelle fasi iniziali del programma: ciò favorisce un risultato effettivo e costante. In particolare, la percentuale dei grassi non deve superare complessivamente il 10-12% della razione, avendo l’accortezza di scegliere sia quelli di origine animale ( indispensabili come “carburante” per l’organismo) che quelli di origine vegetale. Utilissimi, a questo proposito, anche gli acidi grassi essenziali delle serie omega-3 e omega-6.
Per compensare la diminuzione dei due elementi nutrizionali poco sopra menzionati, è auspicabile aumentare considerevolmente il quantitativo della fibra, il cui apporto contribuisce a “fare volume” (per garantire così anche il senso di sazietà) e a mantenere regolata la funzione intestinale.
La L-carnitina è una componente naturale delle cellule animali, la cui produzione avviene soprattutto a livello epatico a partire da lisina, metionina, vitamina C, vitamina B6, acido nicotinico e ferro. Il suo utilizzo in nutrizione canina trova applicazione, da un decennio a questa parte, anche nel trattamento di sovrappeso e obesità.
La regolare integrazione con vitamine e Sali minerali non deve mai essere trascurata, pena la possibile insorgenza di disturbi di varia natura.
Il numero ideale di pasti destinati a un cane ciccione è in linea di massima compreso tra due e tre lungo l’arco delle 24 ore. Agli animali che sono abituati a ricevere durante la giornata snack e bocconcini fuori pasto, spesso dispensati anche come rinforzo positivo in particolari situazioni, possono essere somministrati – in caso di dieta dimagrante – cubetti o rondelle di carote e/o zucchine lessate oppure biscotti per uso canino che, in vendita nei negozi specializzati, sono dotati di una caloria al pezzo.
Questi accorgimenti contribuiscono a non far perdere ai nostri beniamini con la coda la piacevole consuetudine del premio alimentare, senza compromettere l’efficacia del programma dietetico in atto.
Attività per il cane
L’attività fisica, per quanto pesante per un proprietario sedentario, sarà certamente indispensabile e dovremo attentamente valutare se quella che stiamo garantendo al nostro cane è sufficiente, considerando l’età, la razza e le caratteristiche individuali. Se per un proprietario è difficile impegnarsi quotidianamente con il cane, per malavoglia o pigrizia, ci si può affidare a professionisti nel campo dell’educazione cinofila che potranno proporre, a seconda del tipo di cane, gli esercizi di educazione di base o avanzata, l’agility e le attività cinofile in genere.
Tutte queste attività, se eseguite con un approccio positivo e nel rispetto del cane, dei suoi tempi e delle sue caratteristiche, sono utili per fare attività stimolanti e divertenti insieme. Infine, è necessario che il cane possa partecipare il più possibile alla nostra vita. E’ importante, per esempio, che il nostro amico a quattro zampe venga con noi quando usciamo e non resti solo a casa troppe ore. Fondamentale anche che tutti i membri della famiglia dedichino dei momenti specifici della giornata per interagire e giocare con lui.
Molti cani non fanno sufficiente attività, passando troppe ore della loro giornata riposando. Questo provoca la comparsa di noia, stress e problemi di comportamento. Assicurando, quindi, un’adeguata attività fisica e mentale, creando una corretta relazione nella quale il cane possa partecipare a diverse attività, si possono prevenire alcuni problemi clinici, tra cui l’obesità. Fare attività assieme al nostro amico a quattro zampe, deve essere visto come uno stimolo anche per noi, un modo per migliorare le nostre condizioni, non solo fisiche, ma anche mentali, facendoci passare del tempo di qualità insieme.
Possiamo fare movimento anche con dei semplici esercizi che allenano alcune abilità del cane.
Hula Hop: seguendo un bocconcino, il cane passa attraverso il cerchio e salta da una parte e dall’altra. Slalom: si lascia passare il cane in mezzo alle proprie gambe con l’aiuto di un bocconcino, pronunciando il comando “passa”. Cerca: nascondiamo un boccone goloso, o il gioco preferito del nostro cane, e facciamolo correre a cercarlo al comando “cerca”.
Dog-Trekking: da praticare all’aria aperta e adatto a chi ama camminare; il cane indossa un’imbragatura legata a un cinturone indossato dal proprietario; il cane precede tenendo in tensione la corda. Agility Dog: la coppia cane-proprietario è impegnata in salti, slalom, tunnel, passerelle e altri ostacoli a imitazione di un percorso ippico.
Obedience: una “routine di esercizi” con il fine di insegnare al cane un comportamento controllato e collaborativo; disciplina non agonistica, non competitiva e adatta a tutti.
Le possibilità quindi sono molte.