In questa guida spieghiamo come proteggere il cane dal freddo.
Il percorso del cane comprende tre periodi: il primo va dalla nascita ai dodici mesi; il secondo da dodici mesi ai nove anni; il terzo dai nove anni in avanti. In tutti i periodi è importante proteggere il cane dal freddo e dal caldo eccessivi.
Indice
Come crescere un cucciolo forte e sano
Il primo periodo è detto di accrescimento e in esso si distinguono due fasi: l’infanzia e l’adolescenza.
Nella prima, che va dalla nascita ai 5 mesi, il cane mette e poi sostituisce i denti da latte e mostra il massimo accrescimento: in questa fase il cane è detto cucciolo. Nella seconda, che va dai 6 mesi a i anno, il cane continua a crescere seppure meno sensibilmente, si armonizza nelle sue varie parti, le ossa si fanno più consistenti, raggiunge la pubertà ed è detto cucciolone.
Nel secondo periodo, detto di adulto, che va dai 12 mesi ai 9 anni il cane, acquistata la statura che conserverà per tutta la vita, si sviluppa ancora in volume, in vigore e in resistenza fino a 12-24 mesi (a seconda della taglia e della razza) per rimanere quindi stazionario fino ai 9 anni. Nel terzo periodo, detto di vecchiaia, il cane va deperendo, le sue forze diminuiscono, le sue forme si alterano e il logoramento generale va accentuandosi fino al termine della sua esistenza, che ha una durata media di 13-14 anni. La vecchiaia sopraggiunge, più o meno, precocemente o tardiva secondo gli individui e secondo l’alimentazione, le cure e le attività svolte (cani da caccia e lavoro) nei periodi anteriori.
Le avvertenze igieniche da rispettare nei cuccioli sono: non slattarli prima dei 43 giorni e non farlo di colpo, ma svezzarli gradatamente, mantenere i loro intestini sgombri da ogni tipo di endoparassiti, sottoporli a un piano vaccinale rigoroso, non crescerli in recinti angusti che, privandoli della libertà di correre e saltare.
Se si vuole che il cucciolo cresca forte e diventi un signor cane vigoroso e armonicamente sviluppato in tutte le sue parti non gli si facciano subire privazioni di sorta, gli si diano alimenti sani e nutritivi e non gli facciano difetto, luce e movimento.
Non si dimentichi, infine, che le (culmine sono più delicate dei maschi e, a parità di taglia e di razza, sono in genere meno resistenti alle fatiche della caccia e del lavoro.
Il moto è necessario ai cani per la salute e la crescita: esso mette in azione muscoli, concorre al perfetto funzionamento degli organi digestivi, rende più attivo la circolazione e la respirazione. Se è correttamente dosato, il movimento influisce utilmente sulle forze e sull’intelligenza del cucciolone abituandolo gradualmente all’ubbidienza e alla docilità: ma se è eccessivo nuoce a tutte le età perché induce spossatezza e avversione alla fatica nell’animale, inoltre logora le articolazioni e predispone, specie in alcune razze da lavoro, ad affezioni scheletriche croniche. Insomma, si deve fare attenzione per fare in modo che l’esercizio sia sempre proporzionato all’età o alle condizioni generali del cane.
Il riposo e indispensabile a riparare il consumo delle forze, ma la quiete assoluta, se protratto, nuoce assai più dell’esercizio. I cani che non vengono mai fatti uscire impinguano, diventano lenti e sono più soggetti degli altri alle malattie della pelle. Raramente i cani che sono costretti a passare giorni e giorni in riposo forzato in casa, o peggio alla catena, possono eseguire regolarmente le loro funzioni e il loro equilibrio fisico si altera presto.
Proteggere il cane dal freddo: come si fa?
L’aria troppo fredda o troppo calda fa male
L’aria influisce sullo stato di salute, e quindi sull’igiene, del cane come di tutti gli esseri viventi. Più essa è pura, più coopera alla salute; umida o impura, cioè combinata con gas non atti alla respirazione, diviene dannosa. L’aria temperata fra i 10 e i 20 °O, che offre una impressione piuttosto fresca che fredda è, generalmente parlando, molto giovevole al cane.
L’aria moderatamente fredda e asciutta (da 5 a 3 T.) è i favorevole ai cani adulti e ben costituiti, perché è più densa e contiene in un piccolo volume una maggiore quantità di ossigeno. Ne deriva una respirazione facile e calma; la circolazione del sangue è attiva; l’appetito vivo; la sete poca; e tutta l’energia muscolare è eccitata. Essa è meno temibile dell’aria calda dell’estate e di quella troppo calda degli appartamenti riscaldati. Quando la temperatura dell’aria scende sotto i 5C si dice che è molto fredda o rigida e i cani che vi sono esposti a lungo sono tristi, deboli e poco sensibili, e quando il freddo è esagerato anche i più robusti ne risentono. Nei tempi molto freddi conviene perciò prendere alcune precauzioni e ai cani che vivono in appartamenti molto riscaldati sarà bene avere una coperta protettiva quando escono per la passeggiata. L’aria calda (tra i 20 e i 35 affatica i cani e produce perdite considerevoli provocando evaporazioni abbondanti in un continuo penoso ansimare; l’appetito diminuisce e la sete aumenta, i tessuti si fanno secchi, i cani si indeboliscono.
Si possono attenuare gli effetti del caldo tenendo i cani all’ombra, moderando la luce troppo viva nei canili, e non sottoponendoli a lunghe passeggiate o al lavoro nelle ore più calde. Se poi, oltre a essere caldo, è anche umido il clima indebolisce maggiormente i cani e li rende pigri; l’appetito può scomparire. E allora necessario stimolarli con un’alimentazione eccitante e non lasciare mai mancare l’acqua fresca e pulita nella ciotola.
La luce
La luce ha un’azione potente; essa è un energico eccitante di tutta l’economia animale, la sua insufficienza protratta priva i cani delle forze, mentre se è troppo viva e persistente irrita loro l’occhio e indebolisce la vista; meno intensa ma continua toglie sensibilità all’occhio e porta col tempo alla paralisi della retina. Una luce debole si addice ai cani che hanno bisogno cli riposo.
Il vento
I venti moderati, se la temperatura non è troppo alta o troppi bassa, sono salutari e i cani ne sono gradevolmente impressionati. Se invece sono violenti, freddi o umidi, li infastidiscono molto, tanto che, se sono liberi, cercano di sottrarvisi.
La nebbia
La nebbia produce un raffreddamento sul corpo e a causa della sua umidità debilita l’organismo.
La pioggia
Le piogge di breve durata che cadono d’estate durante i temporali giovano ai cani perché li rinfrescano abbassando la temperatura corporea: se però il cane è sottoposto a lunghe insistenti precipitazioni quando è accaldato, può riceverne danno; in tal caso per impedire che l’acqua evapori da sé a discapito del calore del corpo è necessario, strofinandolo, asciugarlo molto bene al rientro dalla passeggiata o dal lavoro.
La neve
La neve non è nociva ai cani che anzi dimostrano di gradirla molto giocando in essa con visibile soddisfazione, però a lungo andare, specie in giornale di sole, può causare loro dei disturbi alla vista a causa della luce che riflette. Molti cani ne ingoiano in gran quantità, il che può essere la causa di irritazioni gravi dello stomaco.
Come proteggere il cane dal freddo intenso
Il cane, come l’uomo, si adatta molte bene a tutte le temperature. Naturalmente il cane a pelo corto può risentire dei rigori invernali più facilmente d quello a pelo lungo, mentre il contrari( succede durante le calure estive. Risulta essere buona norma quindi evitare per i primi i soggiorni all’aperto troppo prolungati nei mesi freddi mentre, per i secondi, sarebbe bene non farli correre e giocare insistentemente nelle ore più calde delle giornate estive. Per tutti poi sono da evitare la continua esposizione al sole canicolare che la permanenza in angusti locali, per la grande facilità che i cani hanno di non trarre colpi di sole e di calore.