In questa guida mettiamo a disposizione alcuni consigli utili sull’addestramento per ottenere l’attenzione del cane.
In passato abbiamo descritto i concetti fondamentali dell’educazione di base con cui rapportarci in maniera corretta con il nostro cane e per creare i giusti presupposti di un’equilibrata leadership. Possiamo ora iniziare a lavorare col cane insegnando alcuni esercizi. Gli esercizi che in questa fase vengono proposti al cane sono chiamati “di controllo”. Ciò che cercheremo di fargli capire è che per ogni buon comportamento e per ogni comando eseguito correttamente riceverà un premio che può essere il cibo, il gioco o qualsiasi cosa che gli piaccia e per cui farebbe di tutto. Prima di cominciare l’educazione quindi, sarebbe dovere di ogni proprietario osservare il proprio cane e capire cosa gli piace e cosa non gli piace. Ama molto il cibo? o la pallina … il tira e molla … le carezze o una bottiglia?: ciò che più apprezza diventerà così il nostro “rinforzo”, che nel nostro linguaggio vuol dire il premio. Il nostro cane dovrà imparare che tutto ciò che può desiderare noi possiamo darglielo e che non avrà bisogno di trovare interessi lontani da noi.
Il primo esercizio da impostare è quello dell’attenzione. Consiste nel focalizzare l’attenzione del cane su di noi, esattamente sul nostro volto, occhi negli occhi, e mantenerla per tempi progressivamente più lunghi. Avere il cane in attenzione su di noi ci aiuterà ad ottenere per prima cosa la concentrazione da parte sua. Successivamente chiederemo – e soprattutto insegneremo – l’autocontrollo, esercizio estremamente utile in situazioni di normale vita quotidiana.
Fase di lavoro
-Iniziamo a lavorare con il cane in un luogo tranquillo dove non ci siano distrazioni
-Usiamo come rinforzo bocconi di cibo molto appetitosi
-Facciamogli annusare la mano che contiene il boccone e portiamola vicino al nostro occhio dando al cane un comando “guarda” o “attento”
-Appena guarda (ma dovete essere sicuri che stia guardando gli occhi e non la mano!) dite “bravo!”
-Diamo allora il premio.
Se vogliamo essere sicuri di non sbagliare, invece di portare la mano vicino all’occhio lavoriamo così
-Facciamo sentire al cane che abbiamo il boccone in entrambe le mani
-Apriamo le braccia tenendo il boccone in tutte e due le mani
-Diamo il comando “guarda” o “attento”
-Appena il cane ci guarda diciamo “bravo!”
-E rinforziamo con il boccone.
Con questo metodo saremo più sicuri che il cane sia focalizzato su di noi e che non concentri la sua attenzione sulle nostre mani, perché esse saranno molto lontane dal viso.
Possiamo alternare i due esercizi, uno per una maggiore istantaneità e l’altro per una maggior precisione.
Una volta che il cane ha appreso quello che stiamo chiedendo, allungate i tempi, fino ad arrivare anche a 30 secondi di attenzione.
Una volta sicuri dell’esercizio, sperimentiamolo in una situazione in cui sono presenti distrazioni, fuori dal suo ambiente usuale. Gradatamente esaminiamo la riuscita dell’esercizio in situazioni sempre più distraenti, tenendo presente che per il cane sarà magari meno interessante un passante, piuttosto che un altro cane. Sicuramente in situazioni distraenti avremo ancora bisogno di abbassare i tempi di attenzione, ma con l’esercizio quotidiano si riuscirà a raggiungere lo stesso risultato.
L’attenzione, come abbiamo detto, sarà molto utile per insegnare al cane l’autocontrollo e sapere gestire la sua iniziativa. Se per esempio il nostro cane è solito fare feste a tutti, molte volte la cosa può infastidire la signora che passa con le borse della spesa, la ragazza tutta vestita o il ragazzo che fa jogging.
Una volta insegnato il comando “attento”, quando si avvicinerà qualcuno noi chiederemo al cane di guardarci: la persona potrà passare accanto a noi indisturbata e il nostro cane riceverà un bel premio per essere stato così bravo ed averci ascoltato.
Ogni esercizio, non solo quello dell’attenzione, va insegnato al cane gradualmente. Cerchiamo di non esagerare nelle richieste di lavoro, soprattutto trovandoci a contatto con cani che non hanno mai affrontato l’educazione: pazienza, coerenza e costanza sono alla base di un lavoro ben riuscito. Chiediamo al cane sessioni di lavoro brevi, 10 – 15 minuti al giorno e non facciamogli ripetere l’esercizio più di 4 o 5 volte: seguiamo queste regole tutti i giorni e teniamo il cane in buon allenamento. A volte, presi dall’eccitazione, tendiamo a chieder troppo a Fido rischiando che il gioco diventi per lui una frustrante seccatura. Imparare ad osservare il nostro cane ci aiuta a capire i suoi limiti e le sue capacità. Lavoriamo su questo esercizio soprattutto nelle situazioni di vita cittadina, così che diventi naturale per lui osservarci e aver meno interesse per tutto quello che c’è intorno.