Vi siete finalmente decisi a condividere la vostra quotidianità con un cane, ma non sapete quale scegliere? Non sapete dove trovarlo? Ecco qualche consiglio su come scegliere il cane giusto.
Scegliere di condividere la propria vita con un cane è una decisione importante che va ponderata con attenzione. Una volta stabilito di prendere un cane per amico, inizia la parte più difficile: quale cane scegliere? E anche: dove trovarlo? I dubbi che possono venire in mente sono tanti, soprattutto se non si è molto esperti di cani o se si è indecisi fra diverse razze. Cerchiamo di sciogliere una volta per tutti questi nodi, in modo che l’esperienza di adozione o di acquisto sia la più piacevole possibile.
Indice
Il cane come compagno dell’uomo
Il sodalizio tra l’uomo e il cane dura da un millennio e non ha uguali, per profondità ed intesa, con nessun altro tipo di animale. Il rapporto tra un uomo ed un gatto o un cavallo non raggiungeranno mai un grado di intimità e di comprensione come quello che è possibile arrivare ad instaurare col proprio cane. Ciò avviene perché, per molti versi, i cani psicologicamente, socialmente e caratterialmente non sono dissimili dagli uomini. Oltre, come abbiamo visto, a vivere entrambi in una struttura sociale analoga, entrambi hanno bisogno di compagnia e stimoli, tanto fisici quanto mentali, per poter sfruttare il loro potenziale e non sentirsi sprecati. Si impara sempre e non solo a scuola, questo è un principio che vale sia per uomini che per animali, le risposte positive vengono da determinati stimoli e quelle negative da una serie di circostanze che possono essere la noia e lo stress che affliggono persone e cani in maniera uguale. Se è più o meno universalmente risaputo e riconosciuto che il cane è il miglior amico dell’uomo, ciò avviene perché, egli si nutre dello stesso nostro desiderio e bisogno di abitare in un branco umano, di riconoscere un ordine gerarchico e di eleggerne il capo branco per rispondere ai suoi comandi.
Il ruolo del cane nella società si evolse e si sta ancora oggi evolvendo: se molti ruoli tipici dei cani del passato sono andati persi, è stato per lasciare spazio a nuove esigenze e nuove funzioni. Nel corso dei secoli sono state affidate al cane un’infinità di grandi e piccole incombenze, a parte il fatto che ha volato nello spazio prima dell’uomo, esso ha inoltre girato le ruote dei mulini in Scozia e i vasi per fare il burro nel Galles, mentre in Olanda e in Danimarca i pastori tedeschi furono usati per scoprire le fughe di gas dai condotti, anche a parecchi metri sotto il livello del suolo.
Negli ultimi trent’anni la cinofilia la sta subendo un’ennesima importante trasformazione: il numero di persone che sente la necessità o il desiderio di avere una cane, in particolare di razza, aumenta di anno in anno, e il cane non è più visto esclusivamente come ausilio in determinate funzioni, ma principalmente come un amico con cui trascorrere le ore libere e vivere un’esperienza diversa, attraverso uno stretto rapporto uomo – animale.Nonostante, infatti, le attitudini naturali che tutti i cani conservano nel proprio patrimonio genetico, molti di essi oggi servono ad un unico scopo: fare compagnia all’uomo. Anche se questo non dovrebbe essere una condanna per il cane, molte volte, purtroppo, si rivela tale. Creati ed allevati per usare la propria energia, tanto mentale quanto fisica, molti cani, oggi, nonostante costantemente e regolarmente nutriti, protetti dai possibili pericoli, e tenuti in ottima forma fisica, conducono esistenze veramente tristi e noiose.
Questo stile di vita è alla base del sorgere di numerosissimi problemi comportamentali: vicini che si lamentano perché il nostro cane abbaia, perché sporca sui marciapiedi o nei luoghi di pubblico dominio quali giardinetti ed aiuole, attacca gli altri cani, tira al guinzaglio, e proprietari frustrati dall’atteggiamento ostile e dominante del proprio cane che pare proprio incorreggibile. Purtroppo la colpa di tutti questi problemi ricade sul cane e sfortunatamente anche le conseguenze piombano addosso a lui. In realtà la causa di tutti questi atteggiamenti scorretti è nostra che li costringiamo a vivere in situazioni a loro non esattamente consone, gli dedichiamo scarse attenzioni, e, sentendoci poi in colpa nei loro confronti siamo poi troppo permessivi quando viene invece il momento di essere esigenti… è un circolo vizioso: un cane così cresciuto non esiterà a metterci in imbarazzo alla sua prima uscita, noi, a disagio, esiteremo la volta successiva, dimenticandoci sempre più spesso il nostro beniamino sul divano di casa invece di coinvolgerlo nelle nostre routine giornaliere e nelle gite domenicali.
Cosa chiedersi prima di prendere un cane
Ricordiamoci che la decisione di avere un cane è una cosa estremamente seria e, come tale, va ponderata al meglio. Tale decisione non viene certo prescritta dal medico; pertanto non deve esistere il ripensamento, il pentimento.
Qui l’opzione “soddisfatti o rimborsati” non va nemmeno considerata.
Prima di acquistare/adottare un cane, abbiamo tutto il tempo per valutare se davvero siamo in grado di ospitarlo, amarlo e rispettarlo; quindi non ci sono scuse.
Scegliendo di adottare un cane, ci accingiamo infatti a contrarre un “matrimonio indissolubile”, matrimonio che, nella maggior parte dei casi, durerà per tutta la sua vita.
Chi ha già la fortuna di possedere uno o più cani, conosce benissimo l’impegno, l’amore e la cura di cui questi necessitano; quindi, prima di prendere questa importante decisione, è veramente fondamentale mettere un attimo da parte il “sacro fuoco” che ci anima e porsi qualche sana domanda tra cui ad esempio
-Avrò tempo da dedicare al mio cane? (il cane è un animale altamente sociale e necessita di moltissimo tempo e cure, indipendentemente dall’educazione)
-Avrò voglia di dedicare questo tempo al mio cane? (i cani non conoscono giorni feriali e festivi, la loro vita è scandita da bisogni essenziali che devono essere soddisfatti quotidianamente)
-Sarò in grado di dargli affetto senza considerarlo un peluche? (per i nostro cane, il contatto sociale è di vitale importanza, secondo solo all’alimentazione (acqua + cibo)
-Dove terrò questo cane? (in casa, in giardino, altro)
-I miei famigliari lo accetteranno? (un cane in famiglia potrebbe essere fonte di grossi problemi)
-E i miei vicini? (valutare attentamente dove si abita, villa, appartamento ecc.)
-Posso permettermelo? (un cane è comunque un costo: alimentazione, vaccinazioni, imprevisti veterinari, cure di vario tipo ecc. ecc.)
Riflettendo attentamente su questi punti, si può intuire quanto un cane possa cambiarci la vita e purtroppo,
in alcuni casi, rovinarcela. Ma attenzione: se ciò dovesse accadere la colpa sarà solo nostra, anche se ahimè, nella maggior parte dei casi, a farne le spese sarà solo il nostro amico a quattro zampe.
Dove prendere il cane
La prima domanda a cui ci si trova di fronte quando si decide di prendere un cane è sempre la stessa: meglio scegliere un cane di razza o optare per un’adozione al canile? In realtà entrambe le scelte hanno vantaggi e svantaggi.
E’ indubbio che adottare un cane dal canile è un gesto nobile: vuol dire dare affetto a un cane abbandonato e garantirgli una lunga vita piena di amore e comodità. Tuttavia ci sono anche dei contro: spesso nei canili si trovano cani meticci, per cui è difficile stabilire a priori quale potrebbe essere il carattere di quel cane e quali trascorsi abbia avuto.
Nel caso si decidesse di scegliere, invece, un cane di razza, preso da un allevamento, anche qui ci sono dei pro e dei contro. Ovviamente se volete un cane perché siete innamorati delle specifiche caratteristiche di quella razza è inevitabile andare a cercare il cane in un allevamento apposito. Stessa cosa dicasi se volete quella razza perché siete orientati a fare mostre e esposizioni. Il vantaggio di scegliere un cane di razza è che potete avere già in principio un’idea di quali siano le attitudini e il carattere di quella razza. Questo fermo restando che ogni cane avrà poi un carattere individuale a se stante che potrebbe anche divergere da quello dello standard di razza: in fin dei conti stiamo sempre parlando di esseri viventi, ognuno con le sue peculiarità.
Cucciolo o cane adulto
Bando ai ripensamenti ora! Abbiamo preso la nostra decisione e siamo pronti ad affrontare tutte le gioie e le traversie che questo splendido animale porterà nella nostra vita.
Qui si apre un capitolo a cui andrebbe dedicato un libro.
Come avrete notato, sino ad ora ho parlato di avere un cane e non un cucciolo di cane e questo per un preciso motivo: non è indispensabile avere un cucciolo come primo cane, anzi!
Senza dubbio avere un cucciolo è un’esperienza meravigliosa, ma particolarmente delicata e “faticosa” che va affrontata con perizia, amore e pazienza.
Chi è alla prima esperienza, può tranquillamente prendere in considerazione di acquistare/adottare un cane
adulto.
Bisognerà comunque fare attenzione poiché questa scelta, seppur vantaggiosa per alcuni aspetti, potrebbe nascondere delle insidie.
Quali soni i pro ed i contro di una simile scelta?
I pro – se la provenienza del cane è più che fidata – possono essere molti poiché il grosso lavoro legato alla cura del cucciolo, alla sua socializzazione ed educazione è già stato svolto da persone competenti.
I contro, risiedono nello stesso comparto: se la persona che ha cresciuto il cane ha fatto un cattivo lavoro a monte, chi ne entrerà in possesso ne pagherà le conseguenze.
Attenzione quindi alla scelta che si andrà ad effettuare e, nel caso, facciamoci aiutare da una figura che sia davvero competente.
Ripeto: meno errori faremo in questa fase, quanto più felice e serena sarà la nostra esperienza di vita cinofila.
Quale razza scegliere?
Andiamo ad analizzare ora la scelta del nostro futuro cane.
Per capire quanto sia facile commettere errori in questo senso, basta guardarsi attorno.
A tutti sarà capitato di vedere per strada una povera vecchietta letteralmente trascinata da un grosso cane, oppure la tipica ragazza trendy con al guinzaglio un pitbull, all’apparenza indemoniato, che sembra disposto ad azzannare tutto ciò che
gli arrivi a tiro, od il classico “commenda” alle prese con un poco gestibile molosso. Questi sono solo alcuni banali esempi di scelta errata.
Generalmente, la gente sceglie il cane solo perché gli piace esteticamente o peggio perché è di moda, senza curarsi di cosa c’è dietro, di cosa sia realmente un cane.
Una volta che avremo ben chiaro in mente che cosa vorremo fare col nostro cane, prepariamoci a documentarci per bene sulle varie razze da caccia, approcciando così il cane più adatto alle nostre esigenze, indipendentemente dal mero lato estetico. Inutile sarebbe infatti adottare un Bloodhound per andare “alla penna in riserva”, come inutile sarebbe prendere un Pointer per farlo lavorare sulla traccia di sangue.
Il panorama mondiale delle razze è comunque vastissimo e questo ci permetterà sicuramente di trovare un valido ausiliare che ci piaccia anche dal lato estetico.
Dopo queste necessarie premesse vediamo nello specifico quali sono le principali razze di cane elencate in macrogruppi e le relative caratteristiche per riuscire a scegliere meglio quella adatta a noi.
I Cani da pastore: in questo gruppo troviamo il pastore tedesco e quello belga, il briard e il collie. Nei secoli questi animali sono stati addestrati ed utilizzati per condurre il gregge quando pascolava nei campi. Questi cani sono molto docili e particolarmente duttili infatti, grazie alla loro spiccata intelligenza, si adattano a svolgere anche altre attività. Vengono ad esempio utilizzati per svolgere mansioni sociali, come nei casi delle guide per i ciechi o dei cani poliziotto, ma anche per il salvataggio.
Sono cani indicati per persone attive e sempre in movimento che non si limitino solo a passeggiate, ma anche ad altre attività in grado di incoraggiare la fantasia e l’energia del cane. Ciò è dovuto al fatto che queste razze richiedono continui stimoli fisici e mentali.
I guardiani di greggi: appartengono a tale categoria il pastore del Caucaso, i pastori maremmani, ed i Mastini tibetani. Sono razze nate per proteggere le pecore dai ladri e dai lupi. Sono animali poco socievoli e spesso rimangono anche per molti periodi da soli. Amano essere attivi soprattutto di notte e sono molto autonomi. Sono poco attivi e solitari.
Questa tipologia di cane è perfetta per coloro che possiedono grandi giardini e vaste proprietà e vogliono cani da guardia. Per via della loro grandezza però non sono adatti agli appartamenti e alle persone poco severe, richiedono infatti una buona educazione.
I Cani da difesa: in questo gruppo troviamo il boxer, il rottweiler, lo schnauzer e il dobermann. Razze create per la difesa delle persone. Hanno dunque un’ottima tempra e una grande intelligenza. Ma sono anche molto giocherelloni e attivi.
Sono adatti a persone che amano muoversi e fare attività fisica giocando con il loro animale. Per questi cani serve una particolare sensibilità e la capacità di educare facendosi ascoltare e senza usare le mani. I metodi duri con questi animali avrebbero solamente l’effetto contrario mostrando ai cani la loro forza fisica.
I Cani da guardia: troviamo in tale macrogruppo l’alano, il mastiff e il mastino napoletano. Sono cani poco vivaci e non tanto socievoli che, se ben istruiti, sono in grado di difendere il territorio in cui vivono difendendo la casa e individuando chi è amico e chi no. Dunque non abbaiano a tutti in modo indiscriminato, ma riescono a distinguere.
Non scegliete questo cane solo per le sue doti di guardiano, ma, se accogliete in famiglia un cucciolo di questa razza, tentate di aiutarlo a socializzare ed educatelo bene. Se il cane sarà integrato nella famiglia e conoscerà le regole sarà un vero piacere, al contrario se non volete perdere tempo nell’educazione lasciate perdere o vi troverete un animale sempre pronto ad abbaiare e molto territoriale.
I Cani da combattimento: ne fanno parte i pit bull, il bull terrier e il perro da presa. Utilizzati in passato per i combattimenti, questi cani hanno conservato l’attitudine alla competizione ed alla lotta. Sono particolarmente socievoli, amano il gioco e prediligono avere un contatto fisico con le persone.
Se scegliete questo cane sappiate prima di tutto che la genetica è impossibile da cancellare perciò dovrete impegnarvi sin da subito ad istruire il vostro cucciolo spingendolo alla socializzazione e lavorando sulla sua capacità di autocontrollo per evitare guai in seguito.
I Cani da slitta: in questa categoria troviamo il siberian husky, il samoiedo e l’alaskan malamute. Si tratta di razze che trainavano e ancora oggi trainano le slitte correndo in muta. Hanno un’altissima resistenza fisica, sopportano bene la fatica e sono indipendenti.
Sono adatti agli sportivi e agli amanti dei cani un po’ selvatici. Sappiate infatti che queste razze di cani tendono alla fuga per via del loro forte istinto predatorio.
I Cani da caccia: fanno parte del gruppo i pointer, i beagle, i setter, i weimaraner, i golden retriever, il labrador, i jack russell e i segugi. Sono animali molto docili, ma che hanno bisogno di fare in continuazione moto durante la giornata
Queste razze sono giocherellone, amano la compagnia e le lunghe passeggiate. Vivaci e sempre in movimento, richiedono un grande interessamento ed energie che ripagano con tanto affetto e amore.
I Cani da compagnia: sono in particolare i barboncini, i bichon, i carlini, gli shetland, ma anche il cavalier king, i pechinesi ed i maltesi. Sono razze ideali per la città grazie in particolare alla loro statura piccola.
Versatili, vivaci sempre pronti al gioco e molto intelligenti, questi animali sono perfetti sia per le famiglie che vivono in appartamento – a patto che portino spesso fuori il cucciolo – che per le persone anziane che magari sono sole.
I Levieri: sono in questo gruppo cani di razza whippet, i galgo, gli irish e i borzoi.Si tratta di animali di grande bellezza, eleganti e agili, ma più di ogni altra cosa dolcissimi, gentili e discreti.
Perfetti anche per le persone grandi, hanno però bisogno di muoversi e di sfogare le loro energie. Grazie alla loro affabilità vanno benissimo pure nel caso di famiglie che hanno dei bambini piccoli.
Una volta entrati in possesso del cane o del cucciolo, e fatto tesoro dei consigli che l’allevatore avrà voluto darci, potremo dedicarci alla sua educazione, senza però dimenticare di dargli il tempo per una buona ambientazione.
Questa potrà variare da pochi giorni (2/4) per un cucciolo, a circa un paio di settimane per un cane adulto.
Ciò è dovuto al fatto che l’ambiente di casa nostra è profondamente diverso da quello di un allevamento, e le diverse consuetudini cui il nostro cane andrà in contro, dovranno essere da lui ben metabolizzate, visto che per sua natura è un animale abitudinario.
Tale periodo di adattamento reciproco, sarà poi indispensabile per gettare le basi di quel rapporto speciale che dovrà necessariamente instaurarsi al fine di ottenere sempre il massimo dal nostro ausiliare a quattro zampe, che si vada a caccia piuttosto che a passeggio.
Dove trovare un cane della razza preferita?
Grazie a libri, internet e siti specifici siete arrivati a capire quale sia la razza più adatta a voi. Ma dove trovare ora il cane di questa razza prescelta? Se siamo andati a cercare informazioni sul sito dell’ENCI, si possono consultare gli allevamenti con affisso. Oppure si può provare presso le varie associazioni Rescue.
Importante, una volta che si sceglie un cane di razza, è chiedere sempre il Pedigree: è la carta d’identità di quel cane, l’unico certificato che vi potrà garantire che quel cane appartiene effettivamente a quella razza. Vi ricordiamo, infatti, che per la legge italiana è vietato vendere un cane classificandolo come appartenente a quella razza, ma senza Pedigree accompagnatorio. Esempio: un Labrador retriever venduto con annesso Pedigree può essere venduto legittimamente come Labrador. Ma un Labrador retriever senza Pedigree non può essere venduto come Labrador: per la legge italiana è un cane che assomiglia a un Labrador, che ha molte caratteristiche del Labrador, ma che non può essere definito Labrador perché sprovvisto di Pedigree e pertanto viene considerato come un meticcio.