In questa guida spieghiamo quali sono le caratteristiche della puzzola americana o moffetta e come allevarla.
La moffetta, comunemente nota come puzzola americana, è un lontano parente del furetto ed è ancora poco diffuso nelle case degli italiani. Ecco di seguito una breve guida per allevarne un esemplare.
Indice
Caratteristiche Moffetta
NOME ITALIANO: Moffetta comune
SPECIE: Mephitis mephitis
LUNGHEZZA: 45 cm
DISTRIBUZIONE: America Settentrionale
PHYLUM: Cordati
CLASSE: Mammiferi
ORDINE: Carnivori
FAMIGLIA: Mustelidi
GENERE: Mephitis
Le moffette appartengono alla famiglia delle Mustelidae, insieme alle donnole, i furetti, ed i visoni. Tutti possiedono una ghiandola odorifera, con le moffette che possiedono quella più forte. Molto tempo fa in Europa, le ghiandole odorifere degli animali che facevano parte di questa famiglia, erano usate per fare una base per i profumi.
Quattro specie di moffette sono originarie del Nord America, con la moffetta striata che è la più comune. a. La moffetta comune (Mephitis mephitis) si trova in tutti gli Stati Uniti, in Messico e nel Canada meridionale. La sua lunga pelliccia è generalmente nera, con una stretta striscia bianca sulla fronte e una striscia bianca, di solito singola, a volte doppia, che corre dalla testa per tutto il dorso e in qualche caso si estende anche alla coda. Le zampe sono relativamente lunghe. Hanno una lunghezza di circa due piedi, senza comprendere la coda, e possono pesare fino a quattordici pound (quella è una moffetta gigante). Sua cugina, la moffetta maculata, è molto più piccola. Quando sono minacciate, molte moffette rimangono immobili sulle proprie zampe anteriori e spruzzano direttamente sopra le teste.
Le moffette sono degli animali solitamente notturni ed il loro odore rivela a tutti che una moffetta si trova nei dintorni. La loro dieta consiste maggiormente d’insetti e piccoli roditori, ed a tale proposito, le moffette sono molto utili. Quando le moffette scavano un giardino o un prato, di solito sono alla ricerca di larve ed altri insetti commestibili, ma alcune volte mangeranno radici e piante.
Molti allevatori credono che le moffette tengano sotto controllo le popolazioni dei roditori. La moffetta comune si riproduce nel tardo inverno o all’inizio della primavera. La tana, rivestita di materiali di origine vegetale, può essere un buco, abbandonato da un altro animale o scavato appositamente dalla moffetta. Qui la femmina dà alla luce da uno a dieci piccoli, dopo un periodo di gestazione che va da 59 a 77 giorni. I nuovi nati succhiano il latte della madre per 8 o 10 settimane, dopodiché la seguono nelle battute di caccia. Durante l’estate i maschi conducono vita solitaria. Le femmine e i loro piccoli spesso occupano una tana insieme, a volte anche con un maschio, per tutto il periodo del sonno invernale, che non è un vero e proprio letargo.
Come Allevare una Puzzola Americana
Disporre una cuccia morbida ed accogliente per l’animale, meglio se collocata in un angolo protetto e buio, poiché la moffetta è un animale timido ed ha particolare bisogno di sentirsi al riparo e al sicuro. Posizionare nei pressi della sua cuccia anche una cassetta per i suoi bisogni, con il fondo ricoperto di sabbietta o, ancora meglio, con dei fogli di carta assorbente.
Allestire la sua “zona giorno” con un contenitore per l’acqua e uno per il cibo, in particolare con crocchette per cani o verdure fresche, come cavoli, carote, cetrioli.
Importante è naturalmente affidarsi ad un buon veterinario per tutte le cure e i metodi di prevenzione per il nuovo amico. La moffetta può essere colpita dalle affezioni tipiche dei cani e dei gatti e dunque è importante sottoporla alle vaccinazioni: quattro profilassi prima che entri in casa, saranno poi sufficienti due richiami all’anno per gli anni successivi. Fondamentale la prevenzione contro la filariosi, con alcune pastiglie da somministrare all’animaletto a protezione dalle punture mortali di alcune zanzare. L’antirabbica può essere necessaria soprattutto nel caso di viaggi all’estero con la puzzola americana.
Altre operazioni importanti sono lo sghiandolamento, essenziale per impedire alla moffetta di spruzzare il suo liquido, che espande un olezzo poco piacevole, e la sterilizzazione.
Se si preferisce non far accoppiare la moffetta si può procedere (ma non in età troppo giovanile) alla sterilizzazione dell’animale. Questa operazione dovrebbe contribuire alla riduzione della sua naturale aggressività.
Una corretta alimentazione è naturalmente uno degli aspetti notevoli per allevare correttamente la puzzola americana. La moffetta necessita di essere nutrita due volte al giorno con il giusto apporto di calcio. Una eventuale carenza di questo elemento potrebbe determinare malesseri con crisi convulsive, scongiurabili con un integratore di calcio prescritto dal veterinario.
L’80-90% della dieta, a qualunque età, deve essere costituito da vegetali: il resto può essere rappresentato da formaggio fresco magro tipo cottage, yogurt magro (un cucchiaino al giorno per un adulto), carne di pollo, uova (uno alla settimana), cibo per cani.
Sono assolutamente da evitare cibi per gatti di qualunque tipo, cibi per cani ad alto tenore proteico, cibi fritti, semi di girasole e qualunque alimento ricco di grassi, tutti gli alimenti che contengono diossido di zolfo come conservante, la cioccolata (è tossica!), il polline (può causare reazioni allergiche).
4-8 SETTIMANE: a questa età le piccole moffette devono fare 4 pasti al giorno. Si devono mettere a disposizione vegetali freschi tagliati a pezzetti (insalata, carote, cetrioli, pomodori, piselli, mais, funghi, cavolo, un pò di frutta, ecc.) e cibo per cani di ottima marca (Hill’s canine growth o Eukanuba puppy) in crocchette ammollato in acqua o latte per cuccioli (tipo Esbilac o Lactol). Inoltre si aggiungerà a un pasto del formaggio fresco tipo cottage, a un altro dello yogurt e a un terzo della carne di pollo. Il tasso di crescita dei piccoli è molto alto, e oltre questa età non è indicato fornire del cibo per cani del tipo per accrescimento.
8-12 SETTIMANE: la dieta è fondamentalmente la stessa e si somministrano 3 pasti al giorno. Il cibo per cani può essere offerto secco in ragione di 10-20 croccantini e si può cominciare a offrire tutti i giorni un biscotto (UNO!). In uno dei tre pasti aggiungere un quarto di cucchiaino di latte in polvere per cuccioli, e somministrare quotidianamente un integratore vitaminico per gatti ricco di taurina e acidi grassi essenziali. Pop corn o uva passa vanno bene come premio o come spuntino prima di andare a letto.
12-16 SETTIMANE: i pasti possono essere ridotti a due, più un biscotto al giorno. Sempre latte in polvere nel cibo, ma ridurre i croccantini a 8-10.
Dai 4 MESI AI 3 ANNI: uno o due pasti al giorno, più il solito biscotto. Non basarsi sulle richieste di cibo dell’animale perché conducono in breve tempo all’obesità: entro limiti ragionevoli le sue richieste vanno soddisfatte sempre con verdure.
Oltre I 3 ANNI: bisogna ridurre ulteriormente il carico proteico e lipidico, utilizzando cibo per cani light: questo può essere eliminato del tutto dopo i 5 anni. Si continua a somministrare verdure di vario tipo, un po’ di frutta, riso, carne di pollo. Se alimentati in modo corretto questi animali possono superare i 20 anni di vita.
La puzzola americana è un animale timido, ma anche giocherellone. Va lasciato libero di muoversi per casa, anche se ahimè rappresenta un potenziale pericolo per i mobili: alle moffette piace tanto scavare con le unghie.
Come Addestrare una Puzzola
Contrariamente a quanto si pensa, la puzzola non deve essere bistrattata per il caratteristico odore che emana per difesa, perché se destinata all’addomesticamento, le ghiandole odorifere vengono rimosse. Questi piccoli animaletti bicolore dall’aria buffa e simpatica, con la giusta educazione, possono dare tanto amore.
La prima regola da seguire nell’addestramento di questo animale è sicuramente quella di farlo sentire un membro della famiglia, con un atteggiamento di positività e di coccole durante il processo di formazione. Stabilire un sentimento di vicinanza con il proprio pet serve anche a incoraggiarlo ad assumere un buon comportamento. Giocando con il proprio cucciolo di puzzola è possibile, inoltre, educarlo ai comportamenti accettabili o meno come, ad esempio, per la masticazione. Rosicchiare e mordicchiare le mani del padrone o gli oggetti sono atteggiamenti che devono subito essere vietati e che la puzzola deve eliminare, in quanto con la crescita la sua dentatura diventa forte e potente.
Altro fattore importante da valutare è la posizione della lettiera, che deve essere in un punto facilmente accessibile dal pet. All’inizio dell’addestramento è consigliabile limitare l’area di mobilità della puzzola, posizionando la lettiera nella “sua stanza”, in questo modo capirà dove deve espletare i suoi bisogni. Una volta che il cucciolo avrà imparato a considerare quest’ultima come il suo spazio personale, allora sarà possibile espandere l’area di movimento.
Più giovane è la puzzola, più sarà facile gestirla. Questo elemento è particolarmente importante per quanto riguarda la pulizia e la toelettatura: compiti come il bagno o il taglio delle unghie possono risultare molto impegnativi all’inizio; quando la puzzola si abituerà alla routine, queste attività saranno senz’altro meno difficoltose da affrontare.
Un ultimo consiglio: tenere sempre a portata di mano un premio. Ricevere una gratificazione per ogni comportamento corretto sarà un incentivo per la condotta futura dell’animale. Durante il periodo di allenamento, abituarsi l’uno alla presenza dell’altro può sembrare problematico: “pazienza” rimane perciò la parola chiave.