In questa guida spieghiamo quali sono le caratteristiche del cricetto, il suo carattere e l’alimentazione corretta per allevarlo.
Indice
Il criceto, caratteristiche generali
I criceti sono piccoli animali appartenenti all’ordine dei Roditori e, più nello specifico, alla famiglia dei Cricetidi. All’interno di questo gruppo tassonomico troviamo circa 550 specie diverse, ma i criceti che di solito si possono trovare presso i negozi di animali appartengono a tre generi principali: Mesocricetus, Phodopus e Cricetulus. L’etimologia del termine “criceto” non è ben chiara, ma sembra che possa derivare dal boemo krecek.
I criceti di interesse commerciale sono caratterizzati da una taglia medio-piccola, e a seconda delle specie le dimensioni possono andare dai 5 ai 15 centimetri di lunghezza, con un peso che non supera i 150 grammi negli esemplari adulti. Le zampe di questi piccoli roditori, il cui corpo è ricoperto di una pelliccia folta e morbida, sono corte e tozze; mentre in quelle posteriori vi sono cinque dita, nelle zampe anteriori ne sono visibili solo quattro.
Gli occhi del criceto sono grandi, sporgenti e di colore scuro, proprio come avviene in tutti gli animali dalle abitudini tipicamente notturne; in prossimità del naso sono inseriti lunghi baffi che consentono all’animale di orientarsi anche in assenza di luce. Le orecchie sono relativamente grandi e ricoperte da una pelle molto delicata. Una delle caratteristiche distintive dei criceti è la presenza di tasche guanciali ai lati del muso: le guance sono infatti ricoperte di una pelle molto elastica, in grado di dilatarsi notevolmente. Proprio all’interno delle tasche guanciali il criceto è solito accumulare semi ed altri alimenti per serbarli temporaneamente e trasportarli poi alla tana.
La dentatura del criceto è molto particolare: nella zona anteriore della bocca si trovano quattro denti incisivi (due inferiori e due superiori) molto affilati, la cui crescita avviene in maniera continua per tutta la vita dell’animale. Questi denti, definiti in termine tecnico come ipsiodonti, vengono continuamente consumati perché utilizzati per aprire semi e mordicchiare il cibo. Si tratta quindi di una crescita che viene costantemente mantenuta in equilibrio dall’usura, ed è per questo che il criceto ama rosicchiare qua e là tutto quel che gli capita a tiro.
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Le specie ‘commerciali’ di criceti
Criceto dorato o siriano
Il criceto dorato, detto anche criceto siriano, appartiene alla specie Mesocricetus auratus ed è uno dei roditori domestici più diffusi a livello mondiale come animale da compagnia. Questa specie è originaria del Medioriente e la sua indole è docile e tranquilla, anche se bisogna prestare molta attenzione dal momento che si tratta di un animale sensibile che si spaventa molto facilmente e non deve essere pertanto ‘maneggiato’ troppo.
La vita media di questi roditori domestici è di un paio d’anni, e solo raramente gli esemplari arrivano a vivere tre o quattro anni; raggiunta l’età adulta, il loro peso di aggira intorno ai 100-150 grammi e le femmine sono di dimensioni leggermente superiori rispetto ai maschi. La lunghezza del corpo è di una ventina di centimetri, e la maturità sessuale viene raggiunta nel giro di un solo mese dalla nascita.
Per quanto riguarda le cure da prestare al criceto dorato, si raccomanda che le temperature si mantengano sempre intorno ai 18-22°C, evitando gli sbalzi termici e le correnti d’aria. Anche l’eccessiva umidità ambientale è deleteria per la salute del criceto, pertanto bisognerebbe collocare la gabbia in un luogo dove l’umidità relativa dell’aria si mantenga intorno al 30-70%. Questa specie è di poche pretese e non richiede attenzioni assidue, a patto che agli esemplari sia sempre fornita acqua fresca, cibo di buona qualità e uno spazio sufficiente a disposizione.
Del criceto dorato esistono diverse varietà, che si distinguono principalmente per la lunghezza della pelliccia (‘short hair’, a pelo corto, e ‘long hair’, a pelo lungo); in particolare, le più diffuse sono:
– Short Hair Golden: è un criceto dal pelo corto e uniforme, molto morbido, di colore dorato che può assumere sfumature tendenti al crema o al biondo.
– Short Hair Piebald: questo criceto, la cui pancia è di colore bianco, presenta un mantello a pelo corto chiazzato di nero, marrone, miele oppure grigio.
– Short Hair Dark Chocolate: il colore di questa varietà, come si intuisce dal nome, è marrone scuro.
– Long Hair Banded: in questa varietà gli esemplari sono caratterizzati da un mantello con una striscia bianca che si estende per circa un terzo del corpo. Gli altri colori della pelliccia possono essere dorato, ocra, marrone o nero, molto spesso mescolati irregolarmente tra loro.
– Long Hair Black Eyed Cream: questa tipologia di criceto a pelo lungo è caratterizzata da un mantello uniforme dal tipico color crema.
Altre diffuse varietà di criceto dorato sono Short Hair Black (pelliccia nera e corta), Short Hair Blonde Red Eyed (varietà albina con mantello dal pelo corto, interamente bianco, ed occhi rossi), Long Hair Cinnamon Satin (varietà dal pelo lungo color cannella, di aspetto e consistenza sericea) e Long Hair Tortoiseshell (pelo lungo con variegature ‘a guscio di tartaruga’). Esiste persino una varietà di criceto dorato interamente glabra, nota come Hairless Syrian Hamster, piuttosto rara e che necessita di molte cure perché non tollera il freddo.
Criceto Roborovskij
Il Phodopus roborovskij è un criceto che deve il suo nome al naturalista che nel 1894, primo fra gli occidentali, incontrò questo animale in Asia. I criceti appartenenti a questa specie sono i più piccoli in assoluto: la loro lunghezza infatti non supera i 4 o 5 centimetri, mentre il peso degli esemplari adulti si aggira intorno ai 15-20 grammi. La pelliccia del criceto Roborovskij è corta e di colore marrone sul dorso, più chiara sui fianchi, e sfuma nel bianco della zona ventrale.
Il Roborovskij è un criceto molto pulito e facile da tenere in casa, anche se date le sue dimensioni e la vivacità innata della specie si tratta di un animale difficile da maneggiare. In genere la durata di vita media di questi criceti è di tre anni, ma se le condizioni ambientali sono ottimali gli esemplari sono in grado di vivere anche più a lungo. Provenendo da zone desertiche, il criceto Roborovskij ha bisogno di umidità ambientali non eccessive (intorno al 40-70% massimo) e di temperature che non superino i 20-22°C.
Criceto Campbell
Il criceto Campbell, il cui nome scientifico è Phodopus campbelli, è un roditore di medie dimensioni la cui lunghezza da adulto è di 8-12 centimetri, con un peso che può andare dai 30 ai 50 grammi circa. A differenza di molte altre, in questa specie i maschi tendono a raggiungere dimensioni corporee superiori a quelle delle femmine.
La pelliccia di questi roditori domestici è folta e molto morbida, data la sua esigenza di proteggersi dal freddo intenso: il criceto Campbell è infatti originario delle steppe dell’Asia orientale. Il mantello può assumere diverse tonalità di colore: in genere, gli esemplari presentano un pelo grigio ma non mancano i criceti con pelliccia argentata e persino con livrea albina, sia con occhi neri che con occhi rossi. Il muso di questa specie è affusolato, mentre la coda è tipicamente ‘a ponpon’. La durata media di vita è intorno ai due anni, anche se non mancano gli esemplari più longevi (sino a tre o quattro anni) che tuttavia rappresentano l’eccezione.
Criceto Winter White
Il criceto conosciuto come Winter White appartiene alla specie Phodopus sungorus ed è arrivato nel nostro Paese in anni recenti, dal momento che fu introdotto in occidente solo verso la fine degli anni ’70. Le origini della specie vanno ricercate nell’Asia occidentale, ed è per questo che essa è nota anche come “criceto siberiano”. Questo criceto purtroppo non ha un grande potenziale in termini di longevità, dal momento che gli esemplari arrivano in genere a un anno e mezzo o due di vita; esistono comunque eccezioni, con criceti Winter White anche di tre o quattro anni, ma sono casi poco frequenti.
Il Winter White è un criceto che presenta un dorso di colore grigio chiaro e una zona ventrale bianca, così come lo sono le zampe. A proposito di colore, il nome di questo criceto è tutt’altro che casuale: durante la stagione invernale, infatti, negli esemplari tenuti in condizioni di illuminazione naturale il colore della pelliccia tende a virare verso il bianco, in parte o del tutto. Questo fenomeno, conosciuto come dimorfismo stagionale, è comune a molti altri animali ed è una risposta evolutiva che permette di mimetizzarsi meglio nella neve e sfuggire così ai predatori naturali.
La pelliccia si estende anche sulle zampe, una caratteristica che distingue questi roditori domestici da molte altre specie; la lunghezza massima è di circa 12 centimetri, mentre il peso può oscillare dai 30 ai 60 grammi. I maschi, in genere, sono di dimensioni e peso superiore rispetto alle femmine. Il Winter White è un criceto dall’indole docile, che deve però essere rispettato evitando di maneggiarlo con insistenza e non disturbandolo durante il giorno, quando l’animale tende a sonnecchiare (i criceti sono, infatti, animali dalle abitudini notturne che tendono a risvegliarsi solo con l’imbrunire).
Criceto cinese
Il criceto cinese, che dal punto di vista tassonomico appartiene alla specie Cricetulus griseus, è un piccolo roditore che raggiunge i 10-12 centimetri di lunghezza, con un peso che in genere non va oltre i 30 o 40 grammi. La maturità sessuale è piuttosto precoce in questa specie, dal momento che sopraggiunge entro 8-12 settimane dalla nascita; la gestazione ha una durata di una ventina di giorni, e termina con la nascita di cucciolate da 4 o 5 piccoli.
Questa specie, per la verità non molto semplice da reperire nel nostro Paese, è originaria delle zone aride della Cina e presenta un mantello di colore variabile dal marrone al grigio. La zona ventrale è completamente bianca, mentre lungo il dorso è presente una striscia bruno-nerastra. Proprio per via della sua caratteristica livrea, il criceto cinese assomiglia vagamente ad un topo, ed è per questo che la specie viene spesso descritta dagli anglosassoni con il termine mouse-like (“simile al topo”).
Mediamente la durata della vita di un criceto cinese va dai due ai tre anni. Questi animali non sono molto semplici da tenere in cattività, dal momento che sono piuttosto attivi ed aggressivi nei confronti degli altri esemplari. Nei confronti dell’uomo, tuttavia, la loro indole si rivela docile e per certi versi anche timida. È importante ricordare che questi criceti sono agilissimi, e facilmente riescono a scavalcare le pareti di un contenitore o passare tra le sbarre delle gabbiette; pertanto, la sistemazione ideale è rappresentata da un contenitore in plexiglass chiuso da un coperchio.
Come Scegliere Cucciolo di Criceto
Quando compriamo un animale è sempre importante capire se è in buona salute e questo vale anche per i criceti. Riconoscere se un criceto sta bene solo apparentemente può sembrare difficile, in realtà vi sono segni ben visibili ad occhio nudo che manifestano il suo stato di salute. Di seguito pratici consigli per capire se l’animale che si sta per acquistare sta bene.
Ovvio che più un criceto va avanti con l’età più è alto il rischio che l’animale possa andare incontro a malattie oppure già ne abbia, quindi la prima cosa è provare a verificarne l’età: il tutto può essere fatto osservando le orecchie. Il criceto giovane ha le orecchie flessibili, ricoperte di pelo e l’interno del padiglione è anch’esso ricoperto di pelo. Queste caratteristiche lo distinguono da un animale già adulto. Il criceto non dovrebbe avere oltre le dieci settimane nel momento in cui viene comprato altrimenti è difficile l’adattamento al nuovo ambiente.
La seconda cosa da guardare è l’aspetto fisico, non deve essere denutrito e per verificare ciò occorre guardare la colonna vertebrale, se questa è ben visibile ad occhio nudo l’animale e deperito. Il pelo deve essere morbido e lucido.
Osservate il pelo vicino alla coda, intorno agli occhi e al naso, se risulta essere umido il criceto potrebbe soffrire già di qualche patologia o infezione riguardante intestino, occhi o vie respiratorie. L’ addome non deve essere gonfio, però ricordate che a 5 settimane possono già riprodursi, quindi se sono stati in gabbia con maschi il gonfiore potrebbe essere dovuto ad una gravidanza.
Altro elemento che denota lo stato di salute del criceto sono gli occhi. Gli stessi devono essere vispi, se quando andate sonnecchia, provate a toccarlo per svegliarlo, se risponde bene agli stimoli è in buona salute. Essendo un animale notturno avrete migliori risultati andando di sera.
Prima di acquistare un criceto guardate anche gli altri presenti nella gabbia, se li vedete poco in salute desistete dal comprare perchè se i compagni hanno contratto qualche patologia, la stessa potrebbe già essere stata trasmessa anche all’animale dall’apparenza sana.
Il carattere e il comportamento del criceto
I criceti sono animali che, in natura, appaiono solitamente molto schivi e timidi; le loro esplorazioni del territorio circostante si limitano alla sola ricerca di cibo e, in caso di pericolo, fuggono precipitosamente nella loro tana. Gli animali allevati, al contrario, essendo abituati sin da subito a trovarsi in contatto con l’uomo e ad essere maneggiati, sono molto più socievoli. A seconda della specie, inoltre, cambia la predisposizione al contatto con l’essere umano. I criceti dal carattere più tranquillo e pacato sono quelli dorati, mentre i criceti di Roborowsky sono solitamente più irrequieti e difficili da gestire al di fuori della gabbia.
La natura dei criceti è quella di essere animali notturni, pertanto questi piccoli roditori tendono a dormicchiare e ad essere poco vivaci durante il giorno. Con l’avvicinarsi del crepuscolo le loro attività iniziano ad aumentare, rimanendo su livelli elevati sino al sopraggiungere del mattino. Quando il criceto sta dormendo o appare assonnato, non bisogna mai cercare di stimolarlo perché potrebbe infastidirsi. È sempre bene tenere i criceti in gabbie singole, dal momento che questi animali vivono meglio in spazi ampi e senza la competizione con altri esemplari.
Niente paura se il criceto viene “sorpreso” a cibarsi delle sue feci: si tratta di un comportamento del tutto naturale, noto con il termine di coprofagia. L’animale si nutre di escrementi allo scopo di integrare la propria dieta con sostanze nutritive (proteine e vitamine) prodotte dalla flora intestinale.
L’alimentazione dei criceti
I criceti che vivono in natura sono definiti come granivori, ovvero si nutrono principalmente di semi; tuttavia la loro alimentazione è composta anche da altri vegetali come ad esempio frutta, foglie, germogli e talvolta anche invertebrati di piccole dimensioni. Ai criceti domestici solitamente si somministrano alimenti già pronti, formulati in modo tale da rispondere alle loro esigenze nutritive. È stato dimostrato che i fabbisogni ideali per questi piccoli roditori sono ripartiti in fibre (18-20%), proteine (16-20%), carboidrati (8-10%) e grassi (4-6%).
I mangimi venduti per l’alimentazione dei criceti sono secchi, e consistono in miscele di diverse tipologie di semi e cereali (girasole, avena, orzo, mais…), frutta secca (arachidi) e cereali in fiocchi addizionati talvolta di vitamine e sali minerali. Non sempre, tuttavia, questi mangimi sono prodotti con materie prime di buona qualità ed è per questo che molti esperti consigliano di nutrire il proprio criceto con alimenti destinati al consumo umano come ad esempio legumi secchi (quelli che si impiegano per preparare le zuppe, per intenderci), cereali soffiati e muesli non zuccherato. Questi alimenti possono essere integrati con verdure fresche (carote, zucchine, sedano, finocchi, insalata…) e frutta (mele, pere, arance…) evitando quella più ricca in zuccheri (fichi, banane…). Ogni 10 o 15 giorni è bene fornire al criceto anche una piccola integrazione proteica, ad esempio dandogli da mangiare albumi d’uovo cotti, tonno al naturale, pezzettini di carne bianca e – se non si è troppo schizzinosi a riguardo! – anche piccoli lombrichi, insetti o larve.
Non tutto ciò di cui cibiamo noi, ovviamente, può essere somministrato al criceto dal momento che alcuni alimenti rappresentano dei veri e propri veleni per questo roditore. Gli “errori alimentari” peggiori che si possono fare consistono nel fornire all’animale cibi come cioccolato, pane, prodotti da forno in genere, latte e alimenti ricchi in zucchero e/o grassi. Il rischio concreto è infatti che l’animale possa sviluppare carie, ingrassare e persino ammalarsi di diabete.
Come Addestrare un Criceto
Il criceto è un grazioso roditore domestico che molte famiglie tengono in casa perché tranquillo e giocherellone e piuttosto semplice da curare, ma pur essendo facilmente addomesticabile ci sono delle cose da sapere prima di prenderlo in mano, perché, per quanto strano vi possa sembrare, il vostro piccolo criceto può anche mordere.
Per addomesticare un criceto innanzitutto è bene prenderlo da molto piccolo: poi, appena portato in casa è opportuno lasciarlo per qualche giorno in un ambiente tranquillo e silenzioso, senza toccarlo. Bisogna limitarsi a restare fermi vicino alla gabbietta, magari parlandogli con dolcezza finché non avrà imparato a riconoscere la vostra voce ed a sentirsi al sicuro. Dopo un po’ di tempo potete provare a mettere del cibo sulla mano ed avvicinarla lentamente all’animaletto in attesa che senta il desidero di salirvi per mangiare. Una volta superata questa prima fase potete cominciare ad accarezzarlo, ma sempre in maniera delicato e graduale, smettendo subito se dimostra di non gradirlo.
Quando il vostro criceto avrà perso la sua diffidenza naturale, allora potrete tenerlo in mano sempre un po’ più a lungo in modo che impari ad essere “maneggiato”, ma sarebbe opportuno farlo sempre in ginocchio o seduti per terra perché il criceto comunque si stancherà di stare fermo e tenderà a scappare, quindi con un’eventuale caduta non deve farsi male.
Una cosa importante da sapere, inoltre, è che il criceto ha il sonno particolarmente pesante ed è sconsigliato toccarlo mentre dorme perché se si sveglia bruscamente potrebbe avere la reazione di naturale di mordervi.
Un altro accorgimento è quello di avere mani pulite e senza odori particolari, per esempio di cibo, che lo potrebbero confondere, dato che il criceto vi riconosce soprattutto attraverso l’olfatto.
C’è comunque da considerare è che i criceti non sono tutti uguali, ognuno ha i suoi tempi e le sue caratteristiche, perciò ci sono criceti che amano essere toccati e coccolati, mentre altri rifiutano ogni contatto: in quest’ultimo caso il criceto non va assolutamente forzato e vi dovete rassegnare ad osservarlo senza disturbare.
Come Allevare un Criceto
Il criceto è un animale che richiede poche attenzioni, e che tutti possono tenere in casa a patto di prendersene cura in modo responsabile. In particolare, gabbia, mangiatoia ed abbeveratoio devono essere puliti ogni 3 o 4 giorni per evitare la formazione di cattivi odori.
La gabbietta
Prima di tutto deve essere scelta una gabbia apposita per criceti, di dimensioni sufficienti per permettere all’animale di muoversi in libertà. Nella gabbia si possono mettere piccoli giochi che il criceto utilizzerà per fare un po’ di moto, come ad esempio la classica ruota oppure un piccolo tunnel. Di solito le gabbie sono realizzate in metallo, ma ne esistono anche in plexiglass; alcuni appassionati tengono il proprio criceto all’interno di un terrario.
La gabbia deve essere quadrata o rettangolare, per permettere al criceto di rannicchiarsi negli angoli. Il luogo ideale dove collocarla è lontano dalla luce solare diretta e dalle correnti d’aria, possibilmente a temperature che non superino i 15-18°C.
Accessori per Criceti
Avete appena acquistato un criceto, magari per i vostri bambini, e state attrezzando la sua gabbietta con alimenti e giochi per la sua attività.
Per iniziare, occorre sapere che il criceto è tendenzialmente un animale notturno e, se durante il giorno ozia pigramente nella sua tana o in un angolo della gabbia, di notte lo sentirete correre sulla ruota o trafficare con cibo e materiale in giro per lo spazio a lui destinato.
Per rendergli la vita più attiva e quindi piacevole, è bene preparargli un ambiente confortevole e pieno di giochi compatibilmente con lo spazio a disposizione.
Nella sua gabbietta non devono assolutamente mai mancare una tana in cui farà scorta del cibo e si ritirerà nei momenti di sonno, una vaschetta per la sua pulizia e acqua.
A livello di gioco, oltre alla classica ruota dove passerà la maggior parte del suo tempo camminando e correndo a gran velocità, sono interessanti anche i tubi in plastica che creano una sorta di percorso all’interno delle sbarre.
Se la gabbia è troppo piccola, questi tubi vi permettono addirittura di collegarla ad un’altra struttura senza che il criceto debba uscire dalle sbarre.
Molti, volendo risparmiare sulle spese dei tubi, acquistabili nei negozi per animali, ne costruiscono alcuni assemblando tubi di cartone come quelli della carta igienica; potrebbe essere un’idea interessante se non fosse che, dopo poco tempo, il criceto li avrà disfati con i suoi denti aguzzi.
In commercio ci sono poi delle piccole tane ricavate da noci di cocco dentro le quali il roditore di famiglia si sbizzarrirà a giocare, oppure dei veri e propri percorsi “agility” a lui dedicati composti da scalette, piccole piattaforme, cordicelle e assi.
Se vi rendete conto che la gabbietta è particolarmente vuota ed il criceto tende a passare il tempo a rosicchiare le sbarre per tentare la fuga, significa che si annoia e cerca un’attività alternativa.
Potete quindi farlo uscire dal suo ambiente per fargli esplorare la zona circostante ma, se non vi piace l’idea di vederlo in giro, esistono delle palline di plastica dentro le quali il simpatico animaletto si divertirà a rotolare in cerca di nuove avventure.
Il nido
Nella gabbia deve essere predisposto un nido, che il criceto trasformerà nella propria “casetta” all’interno della quale dormire ed accumulare cibo. Il materiale del nido deve essere atossico, e in commercio si possono trovare diversi modelli di questi accessori. È possibile costruire da soli un piccolo nido per il criceto, rivestendolo con una fodera morbida ma resistente; da evitare è il cotone, che tende a sfilacciarsi in modo eccessivo.
Cibo ed acqua
Nei negozi di animali è possibile trovare apposite mangiatoie per criceti; alcune sono ad esempio dotate di tramoggia, molto pratiche perché si svuotano solo all’occorrenza. Nella gabbia deve ovviamente trovare spazio un piccolo abbeveratoio presso il quale il criceto si possa dissetare. È importante che l’acqua sia sempre fresca, pertanto si consiglia di cambiarla tutti i giorni.
Approcciarsi al criceto
Anche se i bambini amano molto i criceti, è bene non lasciar maneggiare questi roditori ai più piccoli. I criceti infatti soffrono se manipolati troppo, e spesso la gioia incontenibile dei bambini più causare stress e reazioni negative, come ad esempio i classici morsi. Il criceto morde solo se spaventato, e deve essere lasciato in pace se si rannicchia nella sua tana, con le orecchie rivolte all’indietro. Al contrario, quando il criceto è vispo e annusa l’aria, è possibile avvicinarlo con rispetto allungandogli pezzetti di cibo.
Il linguaggio del corpo dei roditori
Ecco alcuni comportamenti del criceto che, nel suo particolarissimo “linguaggio del corpo”, hanno significati ben precisi che bisogna saper interpretare:
– Quando il criceto morde con insistenza le sbarre della gabbietta significa che ha bisogno di oggetti duri per affilarsi i denti, oppure che si sta annoiando.
– Quando l’animale si presenta con un comportamento iperattivo (ad esempio salta e compie acrobazie all’interno della gabbia) significa che è irritato o al contrario molto annoiato.
– Squittii o borbottii sommessi sono il chiaro segnale che qualcosa sta disturbando il criceto, pertanto è bene lasciarlo stare.
– Le orecchie ripiegate all’indietro sul capo e una posizione appiattita con dorso arcuato significano che il criceto sta assumendo un atteggiamento aggressivo, ad esempio perché si sente spaventato.
– Se il criceto si alza sulle zampe posteriori, agitando nell’aria quelle anteriori, significa che si vuole difendere da qualcosa. Se invece il criceto è semplicemente seduto sulle zampe posteriori, vuol dire che sta annusando l’aria o si sta concentrando su qualche particolare dell’ambiente circostante.
– Un criceto che sfugge al contatto, rannicchiandosi negli angoli o all’interno della sua tana, è un animale che ha paura e che probabilmente non ha ancora preso confidenza con l’uomo. In questi casi il criceto deve essere lasciato tranquillo, attendendo pazientemente che si abitui al contatto.
– Lo sbadiglio, nel criceto, non è un segno di sonnolenza o di noia ma piuttosto la dimostrazione che l’animale si sente tranquillo, appagato e protetto.
Gli errori più comuni coi criceti
Purtroppo alcune persone decidono di adottare un criceto senza rendersi conto di tutto ciò che una simile scelta implica, a partire dall’impegno in termini di tempo ed attenzioni. Per questo, prima di acquistare uno di questi piccoli roditori, è bene ricordare che ogni giorno bisogna far camminare il criceto al di fuori della gabbia, cambiare l’acqua, fornirgli cibo e pulire la gabbia. Non bisogna assolutamente cedere alla tentazione di adottare un criceto solo per far contenti i propri figli, dal momento che inevitabilmente i bambini tendono a dimenticarsene una volta passata la fase di novità iniziale.
Nella stessa gabbia non devono essere mai ospitati due criceti contemporaneamente, nemmeno per brevi periodi di tempo e nemmeno se provengono dalla stessa cucciolata. Le diverse specie sono più o meno aggressive nei confronti dei propri simili, pertanto il rischio concreto è che gli animali si feriscano a vicenda (talvolta anche in modo letale) nel tentativo di conquistare l’esiguo territorio a disposizione. Ancor peggio è cercare di far convivere all’interno della medesima gabbietta due criceti appartenenti a specie diverse.
I criceti, si sa, sono animali estremamente prolifici pertanto bisogna evitare la nascita di cucciolate se non si è sicuri che qualcuno poi adotterà i piccoli. Se si decide di far procreare una coppia di criceti, è bene ricordarsi di lasciare la madre in totale tranquillità, senza disturbarla e soprattutto evitando nel modo più assoluto di toccare i cuccioli durante la fase di allattamento. Questo periodo è infatti cruciale per la sopravvivenza dei piccoli, e toccarli significa alterare il loro odore corporeo: può quindi capitare che la madre li abbandoni o li uccida perché non più in grado di riconoscerli. In presenza di cucciolate, gli interventi umani devono ridursi al minimo indispensabile nelle prime tre settimane, ovvero cambio dell’acqua e somministrazione di cibo.
Igiene Criceto
Il criceto, come il gatto, utilizza le zampine per le operazioni di igiene quotidiana. Lecca le estremità e le strofina prima sul musetto e poi su tutto il corpo, garantendosi in questo modo la pulizia ed il profumo del proprio manto. Evitare assolutamente di immergerli in acqua, perché potrebbero andare in ipotermia e di conseguenza morire dopo pochi istanti.
In casi estremi il criceto può essere lavato con molta cautela, seguendo delle indicazioni ben precise: innanzitutto usare poca acqua tiepida e non bagnare assolutamente il musetto. L’animaletto va deterso con piccoli movimenti e tamponato immediatamente con un panno morbido e, se ancora umido, asciugato con un getto d’aria lieve e tiepido. Fondamentale per la sua salute è evitare gli sbalzi di temperatura, quindi l’operazione di pulizia andrà compiuta in un ambiente caldo ed accogliente.
Ci sono comunque diversi modi per garantire igiene e profumo al criceto senza usare l’acqua, ma seguendo alcune regole semplici e naturali. Risulta essere importante, per esempio, che nella gabbietta ci sia della sabbia di cincillà, indispensabile per i bagni secchi che i criceti si regalano ogni giorno; inoltre la lettiera deve essere composta in fibre naturali quali la canapa o il lino, perfette per mantenere l’ambiente asciutto e pulito.
L’uso di shampoo secchi, soprattutto in confezione spray, è assolutamente sconsigliato. Innanzitutto perché il criceto può spaventarsi per il getto dell’erogatore e, non riconoscendolo, vivere un piccolo trauma; inoltre perché, essendo la sua pulizia basata sul contatto tra bocca, zampe e manto, rischierebbe di inghiottire gli elementi dello shampoo.
L’igiene dentale è importante tanto negli umani quanto negli animali. I criceti sono dotati di denti in perenne crescita. E’ bene che il padrone offra al piccolo roditore tutti gli accorgimenti per mantenere i denti sani e non troppo lunghi.
I criceti appartengono alla specie dei roditori. Questa specie animale deve il proprio nome al verbo latino “rodere”, ovvero rosicchiare. Infatti ogni roditore che si rispetti passa gran parte della propria vita a rosicchiare. Data la prerogativa della razza, l’aspetto più caratteristico di questi animali è dato proprio dai denti. I criceti hanno una dentatura composta da 16 denti di cui due incisivi superiori e due inferiori, i rimanenti sono molari. I denti incisivi continuano a crescere per tutta la vita dell’animale. Mentre in natura il roditore riuscirebbe da solo a limarsi i denti, in cattività deve essere il padrone a controllare se i denti crescono troppo. In caso di denti troppo lunghi, infatti, verrebbe compromessa la chiusura del morso, causando difficoltà a mangiare. Per ovviare al problema si può dotare la gabbia con pezzetti di legno, è bene prestare attenzione che non siano di tipo resinoso e non siano stati trattati con sostanze chimiche. Una buona soluzione potrebbe essere reperire rami da alberi da frutto e tagliarli della misura opportuna. Anche l’impiego di biscotti duri, tipo quelli per cani, o la fornitura di frutta secca a guscio duro possono servire allo scopo. Prestare invece attenzione a non inserire nella gabbia oggetti potenzialmente pericolosi quali plastica o giochi verniciati con vernici tossiche. Anche le gabbie stesse andrebbero valutate prima dell’acquisto, evitando quelle con sbarre verniciate. Molti criceti rosicchiano anche le sbarre delle loro gabbie, in questo modo potrebbero ingerire accidentalmente pezzi di vernice. Nel caso in cui il criceto presentasse già degli incisivi troppo sviluppati è bene portarlo dal veterinario. Questo sarà in grado di consigliarvi come procedere per mantenere i denti sani e della giusta lunghezza.
Come Fare Uscire il Criceto dalla Gabbia
Osservare un criceto all’interno della propria gabbia è divertente, ma non è paragonabile alla gioia che si prova giocando direttamente con lui. Una volta abituato ad essere maneggiato, il criceto vorrà sentirvi vicino ed uscire dai confini della propria gabbia. Naturalmente sotto la vostra supervisione, quindi ecco qualche prezioso consiglio!
Discendenti dalla famiglia dei roditori, i criceti hanno denti che continuano a crescere lungo l’arco della loro vita. Rosicchiare oggetti per i roditori è una necessità, in quanto li aiuta a mantenere i denti limati e a prevenire una crescita eccessiva che, a lungo andare, non gli permetterebbe di chiudere la bocca correttamente. Se non avranno a disposizione appositi legnetti e cibo da sgranocchiare, una volta liberi assaggeranno tutto ciò che si troverà sul loro cammino. Oltre ad essere frustrante per voi, principalmente è pericoloso per l’animale. Un criceto non si limiterà alle sedie ed ai tappeti, se troverà un cavo elettrico, purtroppo non esiterà a morderlo.
Risulta essere dunque importante essere sempre presenti ed in all’erta in caso si decidesse di liberare il proprio criceto e farlo uscire dalla gabbia per giocare. Non solo cercherà di mordere il mobilio, ma cercherà anche di nascondersi nei posti più impensati e trovarlo non sarà semplice. Se desiderate giocare con lui, cercate di farlo sempre nella stessa stanza – possibilmente piccola – che avrete reso a prova di neonato. Sistemate piante e fiori in un’altro angolo della casa, spostate da terra gli oggetti a cui tenete (ad esempio, le scarpe), staccate e sollevate ogni cavo elettrico presente. Infine, controllate ogni angolo e mobile, chiedetevi se il vostro criceto potrebbe entrarci e nascondervisi. Ricordate che potrebbe appiattirsi e schiacciarsi fino a passare attraverso la più piccola delle fessure.
Una volta libero, assicuratevi che nessuna persona o animale entri nella stanza, perché il criceto potrebbe spaventarsi e stressarsi. Inizialmente, se non vi sentite molto sicuri, potreste acquistare un recinto per criceti, ne esistono di molto ampi e spaziosi in commercio. È possibile inoltre procuravi altri giocattoli per farlo divertire in totale sicurezza, come un tunnel, un fortino, una ruota, un’amaca, o una palla savic runner. Quest’ultima è una palla trasparente con fori per la respirazione, all’interno della quale il criceto può correre e rotolare. Ricordatevi di non lasciargliela usare per più di 20 minuti o rischierebbe disidratazione ed affaticamento.
Inizialmente, se proprio vorrete sentirvi ancora più sicuri, potreste sempre ricorrere all’uso di guinzagli per criceti, ma servirà un adeguato addestramento prima che si riesca ad abituare. Ricordate sempre che l’importante è divertirsi e farlo divertire!
Cosa Fare se il Criceto Morde le Sbarre della Gabbia
Se il tenero criceto di casa si trasforma da morbido batuffolino di pelo in agitato e mordace attaccante delle sbarre della propria gabbietta la prima cosa da sfatare è che questo comportamento sia dovuto alla necessità di limarsi i denti.
Quasi sicuramente il problema dipende dalle dimensioni della gabbia che, con ogni probabilità, costringe il vostro amico a vivere in spazi troppo angusti e ristretti per le sue esigenze.
Allo stato libero il criceto si muove tantissimo, percorre chilometri e questa sua natura così attiva richiede spazi ragionevoli.
Inutile però sviluppare la gabbia in altezza attrezzandola con ripiani perché il criceto ama correre in orizzontale e non saltare o arrampicarsi.
Alcune razze di criceti, in particolare, sono estremamente intolleranti alle gabbie piccole.
Si tratta dei Roborowski e dei Winter White che hanno bisogno di “appartamenti” di almeno 60×40 centimetri.
I criceti dorati, più grandi rispetto ai precedenti, sono ancora più esigenti e reclamano gabbie con dimensione minima di 75×45 centimetri.
Spazi adeguati, inoltre, forniscono alla bestiola la possibilità di muoversi di più, il che non solo provoca un allentamento del nervosismo e dell’aggressività, ma è anche un valido aiuto per combattere l’obesità, grande nemica della salute del vostro animale. Una ruota girevole o dei piccoli giochi saranno molto ben accetti.
Se invece il criceto si trova già in una gabbia di dimensioni adeguate ma continua a mordere le sbarre, forse vi trovate di fronte a un soggetto particolarmente egocentrico, che vuole attirare su di sé la vostra attenzione.
In particolare i Winter White, particolarmente affettuosi e affabili, amano tantissimo farsi prendere in mano e giocare insieme al loro proprietario.
Attenzione a non commettere l’errore di affiancare al vostro criceto un suo simile. Questi animali, infatti, gradiscono molto la compagnia umana ma detestano condividere il proprio spazio con altri criceti e diventano litigiosissimi.
Infine, questo brutto vizio della vostra bestiolina può dipendere proprio dal suo carattere.
Così come gli esseri umani e tutti gli altri appartenenti al regno animale, anche i criceti hanno personalità diverse, a volte più solitarie, nervose o irascibili di altre.
Non disperate comunque, per voi sarà sempre un ottimo amico.
Come Scegliere Giochi per Criceto
Quando si adotta un criceto la prima cosa da fare è preparare con cura la sua gabbia, inserendo tutto l’occorrente per la sua nutrizione ma anche per i suoi momenti di gioco che sono fondamentali per permettergli di fare del sano movimento
Cosa mettere, dunque, nella sua nuova casa? Innanzitutto la classica ruota sulla quale, soprattutto di notte, potrete vedere l’animale passare parecchio tempo. Ma al giorno d’oggi in commercio esistono altri oggetti con i quali ci si può davvero sbizzarrire e che il criceto sicuramente apprezzerà. Simpatici, ad esempio, sono i tubi in plastica e gomma che danno al criceto l’idea di trovarsi nel suo ambiente naturale: infatti, normalmente, i roditori sono abituati a scavare gallerie e cunicoli da adibire a tana. Se la sua gabbietta è troppo piccola, questi tubi servono addirittura per unire due gabbie per rendere lo spazio a sua disposizione più ampio.
Si possono acquistare, sempre nei negozi specializzati, anche dei piccoli tronchi d’albero bucati: il nostro criceto si divertirà a nascondervi cibo e cotone, lo utilizzerà come scaletta per le sue arrampicate e si potrà anche affilare i denti senza ricorrere alle sbarre della gabbia. E ancora, se si ha spazio a disposizione, davvero simpatico l’albero d’arrampicata composto da scalette, appoggi e trampolini in legno naturale. Ogni piccola piattaforma di base è dotata di campanelle che stimoleranno la curiosità del roditore di casa.
Ma non è tutto: perchè per i suoi momenti di relax hanno inventato anche delle amache in miniatura sulle quali il criceto potrà posizionarsi per il suo riposo quando le vorrà preferire alla sua tana.
E sempre per gli attimi di pausa, esistono delle piccole caverne ricavate dalle noci di cocco nelle quali l’animale si sistemerà per dormire o per fare la sua scorta di cibo. Qualche parola in più la vogliamo spendere per le sfere in plastica che vengono utilizzate per far muovere il criceto al di fuori della sua gabbia: si tratta di palline nelle quali viene posizionato il roditore che inizierà a spostarsi liberamente per casa. Se da una parte possono risultare simpatiche, dall’altra i veterinari non sono molto concordi sul loro utilizzo: pare che il più delle volte l’animale sembri disorientato avendo una visione sfalsata del mondo esterno alla sua gabbia.
Come Pulire la Gabbia di un Criceto
I criceti sono animali molto puliti e non necessitano di essere lavati, ma è opportuno mantenere una costante pulizia dell’ambiente in cui vivono che permetta al criceto di essere sempre sano e di non ammalarsi. Mantenere una gabbietta pulita permette al criceto di non soffrire lo stress e di non emanare cattivi odori.
La quantità di volte che bisogna pulire la gabbia varia a seconda delle sue dimensioni, visto che una gabbietta standard la si può pulire anche una volta alla settimana mentre una più piccola ha bisogno di maggiori cure. Sicuramente la quantità di volte che bisogna ripulire la gabbia cambia anche a seconda delle abitudini del nostro criceto.
Se fa molti bisognini e sporca molto, oppure se è solito gettare la ciotola del cibo sulla segatura sarà necessario pulire e cambiare la sabbia anche più volte in una settimana per prevenire la diffusione di germi che potrebbero generarsi sia a causa dei bisogni del nostro roditore che a causa del cibo gettato a terra.
Una volta gettata la segatura sporca si procede nel mettere in ammollo in acqua calda sia la parte inferiore della gabbia, sia gli accessori, in modo da disinfettare qualsiasi oggetto che potrebbe essere a contatto con il criceto.
Risulta essere opportuno non usare detersivi aggressivi che potrebbero avvelenare il nostro animaletto ma se ce n’è bisogno si può scegliere di usare un disinfettate blando accertandosi che non rilasci sostanze nocive.
Per togliere lo sporco che si può accumulare nel tempo sulla lettiera si possono acquistare delle spatole di diversa grandezza che permettono di scrostare facilmente la sporcizia in eccesso.
Una volta pulito il tutto asciugate bene sia gli accessori che la lettiera in modo che il criceto non starà in un ambiente umido che può favorire l’insorgere di malattie.
Successivamente ricoprite la lettiera di segatura non profumata, visto che quella profumata potrebbe intossicare il piccolo roditore.
Queste sono le attenzioni che bisogna avere per una gabbia con misure medie ma se la lettiera è più piccola si sporcherà molto più facilmente ed occorre quindi ripulirla più volte alla settimana e avere maggiore cura e prestare più attenzione.
Il criceti sono animali molto fragili e delicati ed essere attenti alla pulizia del suo habitat è uno degli fattori essenziali per garantire loro una vita sana, pulita e serena senza incorrere nel rischio di malattie indesiderate dovute alla cattiva manutenzione del nostro piccolo roditore.