In questa guida spieghiamo cosa fare se il gatto si lecca troppo.
La toelettatura che il gatto compie sul proprio pelo (grooming) è un’attività importante e indice di buona salute. Questo comportamento si manifesta nel cucciolo verso la terza settimana di vita e tende ad aumentare fino alla maturità, quando il gatto dedica al grooming circa la metà del suo tempo.
Tenere il pelo e la cute puliti è la ragione principale del grooming, che svolge però diverse altre funzioni. Durante la stagione calda, per esempio, il grooming favorisce la dispersione del calore per mezzo della saliva. Un’altra funzione è quella di mantenere legami affiliativi: due gatti “amici” tendono a leccarsi e a strofinarsi a vicenda, mentre lo stesso non accade mai tra due che non vanno d’accordo.
Il grooming affiliativo si manifesta con il leccamento reciproco a livello del collo e della testa, zone altrimenti difficilmente raggiungibili durante la “pulizia” quotidiana. Questo “mutual grooming” serve anche a scambiarsi gli odori e a crearne uno del gruppo: per questo, dopo il temporaneo allontanamento di un gatto, capita che al suo rientro nel gruppo si assista a un “mutual grooming” per ristabilire l’odore comune ai membri del gruppo stesso.
Questo comportamento viene esteso anche a noi umani, leccandoci e accettando le nostre carezze. Il leccamento del pelo si manifesta anche prima di un temporale per ridurre o eliminare l’elettricità statica che può venire ad accumularsi sul mantello. Il grooming viene inoltre utilizzato per scaricare la tensione dopo uno stress: è facile ad esempio vedere un gatto che manifesta grooming dopo essere stato sgridato dal proprietario o dopo uno scontro aggressivo con un altro gatto.
Il gooming può anche manifestarsi in modo anomalo ed esprimere un disagio. Questo accade, per esempio, quando un gatto, trovandosi in una situazione di conflitto o comunque stressante, sembra pronto a reagire e invece mette in atto un comportamento del tutto fuori contesto, come leccarsi una zampa e strofinarla sul muso. In questi casi si parla di “attività di sostituzione”, un comportamento che presumibilmente serve a ridurre lo stato d’ansia.
Nervosismo, noia, desiderio di contatto umano o altre forme di stress possono manifestarsi con un grooming eccessivo. Un comportamento anomalo che si presenta di frequente in alcune razze, come il Siamese e l’Abissino. Il leccamento è la forma più frequente di grooming eccessivo ed è localizzata maggiormente nella parte posteriore del corpo, soprattutto nell’interno della coscia e nella regione ventrale dell’addome.
Di norma le zone sottoposte a eccessivo leccamento hanno dei margini ben definiti, la pelle appare integra, priva di lesioni ma anche di pelo. In casi estremi si possono verificare delle vere e proprie auto-mutilazioni. Spesso questo comportamento è accompagnato da rapidi movimenti della coda, dallo schioccare la lingua, da un eccessivo grattamento sulla testa che viene anche ruotata velocemente.
Quando il gatto presenta un grooming eccessivo è necessario escludere la presenza di una causa clinica sottostante, come dermatiti, alterazioni delle vie urinarie o alterazioni di tipo neurologico. Lesioni cutanee o patologie alle ghiandole cutanee, causando prurito o dolore, possono provocare un leccamento continuo della parte interessata.
Va tenuto presente poi che anche parassiti esterni o allergie alimentari danno prurito. Il grooming eccessivo può derivare inoltre da stress provocato dalla presenza di altri gatti. A volte basta anche la presenza di gatti estranei fuori dalla casa, mentre più frequente è il caso dello stress provocato dalla convivenza di più gatti. In quest’ultimo caso è utile ridistribuire le risorse in modo da ridurre gli incontri–scontri, o porre in atto modificazioni ambientali per favorire il rispetto delle esigenze etologiche feline.
Quando il gatto inizia a leccarsi spesso, le nostre attenzioni possono rinforzare questo comportamento senza peraltro riuscire a interromperlo. La cosa migliore da fare, nel momento in cui il gatto sta mettendo in atto il comportamento compulsivo, è quella di ignorarlo completamente. Può essere utile identificare la causa dello stress e rimuoverla, ma non è sempre facile capire qual è la situazione scatenante quando il comportamento va avanti da troppo tempo e non è più riconoscibile l’elemento causale. Purtroppo però, alcune volte, l’overgrooming (leccamento eccessivo) permane nonostante sia stata rimossa la causa primaria: in questi casi può essersi instaurato un comportamento abituale, stereotipato, che si è tramutato in un disturbo compulsivo.
La terapia prevede allora, oltre alla riduzione dell’elemento stressante, anche un supporto farmacologico. Il leccamento eccessivo è quindi spesso una risposta a breve termine nei confronti di uno specifico elemento stressante ma, se questo persiste da lungo tempo, si può assistere a una cronicizzazione. Un problema secondario provocato dell’eccessivo leccamento è dato infine dalla formazione di boli di pelo che possono accumularsi nell’apparato digerente del gatto e creare ulteriori fastidi.
In caso di gatto stressato, allestiamo un buon arricchimento ambientale, assicurandogli il movimento nelle tre dimensioni, anche grazie a dei giochi interattivi.
Riduciamo eventuali fattori di stress, come la vista di altri gatti fuori dalla finestra
Nel caso il problema persista, facciamo eseguire una visita clinica approfondita per escludere patologie organiche sottostanti.