In questa guida spieghiamo cosa fare se il cane si lecca continuamente.
In effetti, il leccamento per il cane rappresenta un comportamento normale che in alcuni casi può evolvere verso un comportamento patologico. Il leccamento rientra, dal punto di vista comportamentale, della cosiddetta sfera “somestesica”, che fa parte dei comportamenti centripeti, cioè comportamenti autocentrati, che coinvolgono il corpo dell’individuo e che ci permettono di valutare l’equilibrio emozionale e lo status del nostro cane.
I comportamenti somestesici sono quindi quei comportamenti di presa di contatto con il proprio corpo e comprendono oltre al leccamento, il mordicchiamento, il grattamento e il tournis (inseguimento della coda). Prima di addentrarsi nella spiegazione comportamentale del leccamento, è bene sapere che, la prima cosa da escludere sono le patologie extracomportamentali, soprattutto quelle dermatologiche; infatti, il leccamento può essere sintomo di prurito, presente in moltissime patologie cutanee; quindi quando il vostro cane si lecca in modo diverso dal normale la prima cosa da fare è recarsi dal veterinario per una prima visita clinica di base alla quale potranno seguire degli accertamenti dermatologici.
Abbiamo introdotto il concetto di leccamento fisiologico, è quindi doveroso dare una corretta spiegazione, il leccamento per il cane può avere significato di toeletta, di esplorazione, ma anche di comunicazione verso i suoi simili o anche verso noi “umani”; un esempio, che ci permette di comprendere meglio è il comportamento, tipico del cucciolo, di leccare le commisure labiali della madre per evocare il rigurgito che serve per nutrirlo, anche se nei nostri cani le mamme non sempre fanno questo tipo di comportamento per nutrire il cucciolo, questo comportamento è rimasto come indice di sottomissione verso un soggetto di rango superiore, è messo in atto molto frequentemente dai cuccioli verso gli adulti, ma anche tra cani adulti e molto spesso anche nei nostri confronti.
Non sempre è facile distinguere una normale attività di toelettatura, il cane semplicemente si lava, da una continua ricerca di contatto con il proprio corpo; i parametri che possiamo prendere in considerazione sono
-Le variazioni del comportamento (il cane si lecca molto più o molto meno di prima)
-Le osservazioni obiettive (si lecca tutte le sere circa alla stessa ora, si lecca il fianco fino a strapparsi il pelo)
-Le reazioni dei proprietari (è fastidioso, fa un rumore antipatico e va avanti per molto tempo).
Molto spesso i proprietari pensano che ogni singolo comportamento del loro cane abbia un significato preciso e univoco, in realtà è importante considerare il comportamento del soggetto nel suo complesso ed è quindi importante mettere in correlazione il singolo segno (ad esempio il leccamento) con tutti gli altri comportamenti di quella sfera, come abbiamo detto la “somestesica”, e di tutti gli altri settori per arrivare a definire un quadro completo.
L’analisi del comportamento di leccamento, come del resto di qualsiasi altro sintomo comportamentale, deve prevedere una serie di considerazioni che permettono di determinare se si tratta di un rituale, di un’attività sostitutiva o di una stereotipia.
Per rituale si intende l’insieme di azioni specifiche, posture e mimiche, che costituiscono sequenze comportamentali particolari, che permettono agli animali di comunicare; il processo di costruzione di un rituale è detto ritualizzazione; nel caso specifico del leccamento, una sequenza tipica è la seguente
-Il nostro cane vuole attirare la nostra attenzione
–Comincia a girarci intorno e ogni tanto si ferma e guarda una parte specifica del proprio corpo, ad esempio il fianco
Noi lo guardiamo, in questo preciso momento lui si ferma e comincia a leccarsi o a mordicchiarsi quella parte specifica del proprio corpo
-A questo punto noi diamo a lui maggiore attenzione, gli parliamo, anche solo per dirgli “smettila di leccarti”, lo tocchiamo, interagiamo con lui
-A questo punto la sequenza comportamentale si è chiusa (fase di appagamento);
La ritualizzazione non è di per sé un processo patologico, tuttavia essa tende maggiormente a prodursi in molte patologie del comportamento.
Le attività di sostituzione sono attività motorie volontarie che si manifestano in una situazione conflittuale che impedisce l’esecuzione di risposte di adattamento, non hanno nessuna correlazione con lo stimolo scatenante ma permettono al cane di tranquillizzarsi.
Nel caso specifico del leccamento sono alla base dei cosiddetti “granulomi da leccamento”, cioè vere e proprie lesioni autoinflitte. La differenza con il rituale è che queste ultime vengono prodotte indifferentemente dalla presenza dei proprietari, e sono sempre indice di uno stato ansioso, per cui non vanno mai sottovalutate.
Le stereotipie sono attività sempre uguali, ripetute regolarmente, senza funzione evidente e non abituale; nelle quali non esiste un segnale d’arresto, in pratica è necessario uno stimolo esterno per bloccare la sequenza; rappresentano un aggravamento delle attività di sostituzione e indicano il peggioramento dello stato ansioso.
Per concludere, i nostri cani si leccano per moltissimi motivi, la maggior parte dei quali sono fisiologici e non devono farci preoccupare, quando però cominciamo a notare delle variazioni della routine è bene non sottovalutare la situazione e ricorrere all’aiuto del nostro veterinario che se è il caso saprà indirizzarci allo specialista opportuno.
I consigli del veterinario
Se vediamo che il nostro cane si lecca insistentemente la zampa anteriore o il fianco prima di vedere comparire delle lesioni portiamolo a un controllo veterinario. Nel caso troviamo delle lesioni di tipo cuteaneo, evitiamo di adottare misure restrittive che impediscano al cane di raggiungere la zona non avrebbero nessuna utilità, anzi lo stato ansioso eventualmente presente peggiorerebbe.