In questa guida spieghiamo in cosa consiste lo sheepdog
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Scheepdog: oltre lo sport
Diventato qualcosa di molto più che un semplice sport per cani, lo sheepdog oggi si è elevato a vera e propria disciplina sportiva che sa unire in un’unica arte la tradizione, le capacità e la tecnica nonché il grande affiatamento che può instaurarsi tra l’uomo e il suo amico a quattro zampe. I cani da pecora come il collie e tutte le altre razze che rientrano in questa definizione, sono gli autentici campioni dello sheepdog: da secoli ormai il cane da pecora si muove tra le lande e le colline britanniche con lo scopo di tenere uniti greggi enormi senza lasciare pascolare troppo liberamente le pecore per la brughiera. La capacità di mantenere una certa disciplina tra migliaia di capi di bestiame in passato era talmente riconosciuta e stimata che a un certo punto i contratti di compravendita dei greggi iniziarono a includere anche la clausola del “with or without” sheep dog, che voleva significare che il gregge veniva venduto con o senza il cane da pecora. Ciò sottolinea quanto questa razza fosse valutata come autentico patrimonio: all’epoca il gregge costituiva il sostentamento principale dei pastori, per cui la difesa da attacchi di altri animali era particolarmente importante per garantire al pastore una certa produzione di lana e di altri prodotti alimentari che poi venivano rivenduti. Era necessario quindi che ci fosse un cane a mantenere la disciplina tra le pecore e le difendesse, in quanto prima e unica fonte di reddito per il pastore. Non c’è quindi da stupirsi se i pastori selezionassero e addestrassero il proprio cane da pecora in questa mansione che oggi ha portato alla creazione di una razza specializzata.
A un cane da pecora quale il collie, per esempio, i suoi padroni chiedevano di svolgere un lavoro molto importante e di bravura: i pastori affidavano questo tipo di attività ai cani perché riconoscevano loro una certa abilità e bravura e soprattutto riponevano in loro la fiducia necessaria per affidare l’amministrazione di un gregge intero. Queste enormi greggi hanno sempre avuto bisogno di poter pascolare libere e di spaziare quanto possibile nelle ampie aree verdi votate al pascolo libero, per cui il problema che avevano i pastori era proprio quello di doverle radunare più volte nel corso di un anno, e si trattava di aver a che fare con un gran numero di esemplari anche piuttosto selvatici e scontrosi. Queste pecore andavano tosate, le si faceva riprodurre e le si dava al macello, ma la loro cura non poteva essere del tutto affidata all’uomo perché il carattere poco amichevole degli animali non permetteva a un essere umano di avvicinarsi. Per questo, dato che le pecore evitavano di entrare in contatto con i pastori, era necessario l’intervento di un “loro simile”, e i prescelti furono proprio i collie.
I “Lassie” delle brughiere anglosassoni furono selezionati e addestrati appositamente per essere dei veri cani da pecora. In poco tempo riuscirono a imparare a raggruppare, condurre e spingere avanti un gregge di pecore: praticamente era il cane a svolgere un lavoro che risultava fin troppo duro pure per l’uomo, eppure il cane lo portava a termine con un senso di responsabilità e di dovere non indifferente. Proprio perché si trattava di un lavoro molto faticoso, il cane da pecora doveva avere una grande resistenza, e una forza e un’intelligenza non comuni nonché anche una buona dose di coraggio, dato che nella brughiera il pericolo di essere preda di altri animali è sempre dietro l’angolo. Border Collie e cani da pastore scozzesi si dedicavano all’attività estenuante di correre su e giù per i campi per riunire al gregge quelle pecore più indisciplinate che si allontanavano troppo o che tentavano la fuga. Sia che splendesse il sole o che venisse giù la grandine, il cane da pecora faceva il suo dovere e per questo gli è stato sempre riconosciuta una buona dose di fierezza, intelligenza e istancabilità.
Le origini dello sheepdog
Sembra proprio che questa disciplina sportiva cinofila sia nata all’interno dei pub in cui i pastori amavano scommettere sulla vittoria del proprio compagno di lavoro a quattro zampe. L’ammirazione che i proprietari di un cane da pecora provavano verso l’animale era tale da conquistare chiunque li vedesse in azione nelle campagne inglesi, per cui era facile che fossero l’argomento preferito tra un bicchiere di birra e l’altro. Il passo che trasformò questa sana ammirazione in oggetto di sfide tra i diversi cani con scommesse annesse, fu breve.
Le gare tra cani da pecora consistevano nel far simulare all’animale il lavoro che svolgeva quotidianamente col gregge, la differenza era che la vittoria o meno dell’uno o dell’altro animale era legata alla riuscita o meno dell’attività lavorativa nell’arco di un certo tempo. Ogni pastore quindi schierava il suo cane da pecora migliore a dimostrazione di quanto fosse superiore a condurre il gregge. Le prime gare non avevano delle vere e proprie regole ufficiali né si basavano su un percorso standard da far percorrere al cane. Il registro è cambiato a partire dalla seconda metà dell’Ottocento quando sia nel Regno Unito che in Australia nacque lo sheepdog quale reale disciplina sportiva.
Sheepdog americano
Negli Stati Uniti questo sport si diffuse a partire dal 1880 proprio in base al successo che stava riscuotendo in Gran Bretagna. Attualmente è ancora uno sport molto praticato tanto che vengono organizzati dei veri e propri eventi ma controllati dalle ferree regole della Federazione nazionale e dell’International Sheepdog Society, impegnata nell’organizzazione dei campionati mondiali ogni tre anni in un paese diverso dove la disciplina non è molto nota. Nel circuito, le prove da menzionare per importanza e prestigio sono di sicuro quelle che si tengono in nord America, e più precisamente a Heber nello Utah, a Meeker in Colorado e il campionato nazionale. Addirittura nel 2009 durante la gara di Soldier Hollow si contarono ben quattrocento esemplari di cane da pecora accorsi da ogni parte del mondo per concorrere al torneo.
Le gare
Nonostante gli inglesi sottolineino come lo sheepdog nacque e si diffuse in Gran Bretagna nel 1873, in realtà sembra proprio che le origini di questo sport siano da ricercarsi in Nuova Zelanda: qui nel 1867 si disputarono le primissime gare ufficiali di sheepdog tra cani da pecora. A confermare come lo sport avesse origini australiane sono anche i documenti delle prove che si svolsero dal 1868 al 1870, per cui è logico che le prime gare ufficiali in territorio britannico non possano essersi svolte prima del 1873. Fu infatti a Bala nel Galles che si tenne il primo evento ufficiale, organizzato da Richard John Lloyd Price, fratello del fondatore del Kennel Club.
All’epoca la gara si disputò tra soli dieci concorrenti, ma il pubblico che intervenne fu ben numeroso, tanto da stimolare l’organizzazione di altri eventi del genere. Già nel 1874 venne disputata la prima gara che vedeva concorrere solo pastori scozzesi, segno di come in breve tempo sfide di questo tipo si andassero via via perfezionando ammettendo ora l’una ora l’altra razza di cane da pecora. Dalla Scozia al Galles fino in Inghilterra, non c’era posto in cui non si disputasse almeno una gara di sheepdog all’anno: ciò portò all’attenzione di pastori e pubblico le stesse razze partecipanti, soprattutto quelle che vincevano la gara. Dopo molti tornei e gare, la razza di cane da pecora che prevaleva sulle altre si confermò essere decisamente quella scozzese: tutti i cani di origini scozzesi, dal collie al border, dimostrarono di non aver rivali.
Un duo vincente
Lo sheepdog si basa sul feeling che si instaura tra cane e padrone. I fattori che permettono di ottenere un buon risultato nelle gare prevedono che il cane impari a recuperare le pecorelle smarrite anche percorrendo grandi distanze, che le riconduca direttamente nel recinto combattendo l’istinto di riportare le pecore al padrone, e che si destreggi con il gregge anche in luoghi dagli spazi ristretti. Per renderle più avvincenti, le gare possono prevedere anche prove di abilità.
In genere il cane riesce sempre a condurre a termine nella maniera migliore e più gratificante qualsiasi tipo di prova, sebbene non si tratti proprio di gare del tutto facili. Esistono infatti diverse varianti dello sheepdog tradizionale e ogni singola gara prevede ulteriori regole e cambiamenti, ma lo scopo rimane sempre quello di dimostrare quanto gli animali chiamati a misurarsi in questo sport siano intelligenti e abbiano una notevole velocità di ragionamento ed elaborazione del problema. Proprio per questo è un’attività che non tutti i cani possono praticare, perché si basa molto sull’istinto dell’animale che dev’essere addestrato appositamente per quest’attività a meno che non si faccia parte della varietà scozzese, ovvero di quelle razze selezionate proprio per essere a capo di un gregge.
Il pastore scozzese
Come detto, da tempo è dimostrato che le razze scozzesi sono decisamente le più abili e brave nell’arte dello sheepdog, per cui vediamo ora quali sono effettivamente le varietà di pastore scozzese specializzate in questa disciplina. Il Rough Collie a pelo lungo è il cane da pecora per eccellenza, mentre gli altri due esemplari della famiglia, ovvero lo Smooth a pelo corto e il Bearded, sono molto meno diffusi e differiscono dal Collie solo per alcune caratteristiche. Il Border Collie invece è la razza più amata nel mondo: si tratta di un cane particolarmente idoneo per far da guardia al bestiame, inoltre, l’intelligenza e l’abilità fisica che lo contraddistinguono, lo rendono un buon esemplare da competizione.