In questa guida spieghiamo quali sono le caratteristiche del gatto Savannah, il suo carattere e l’alimentazione corretta.
Indice
Gatto Savannah: la storia e il guinnes
È molto particolare la storia del gatto Savannah che ha origini antiche da andare a ricercare nel suo antenato più vecchio, il selvaggio serval. In realtà la razza ha subito un’evoluzione molto recente: infatti, è il 1980 quando Judee Frank inizia a interessarsi e a curare la razza arrivando a selezionare il primo esemplare il 7 aprile 1986 da cui ottiene il primo Savannah dall’incrocio tra un serval e un siamese.
Bisogna, però, attendere gli anni ’90 perché sia registrato il primo Savannah in maniera ufficiale dalla TICA ovvero l’International Cat Association a opera di Joice Sroufe. Da questo momento in poi, molti allevatori hanno cercato di mantenere gli standard di razza per poter selezionare e riprodurre un Savannah originale che rispettasse il più possibile ogni caratteristica morfologica e caratteriale. Eppure esistono molte leggende metropolitane che avvolgono nel mistero la razza e la selezione che venne effettuata; tuttavia tra i tanti racconti esiste una verità: il gatto Savannah è un felino da ‘record’ tanto da aver meritato la certificazione del Guinness Book of World Record’s come il felino domestico più lungo del mondo. Il gatto che si è aggiudicato il titolo si chiama Scarlett’s Magic, e non solo è il più lungo ma anche il più costoso e raro gatto del globo.
Il gatto Savannah si distingue secondo le generazioni che risultano attualmente classificate dalla lettera F e da un numero indicante la generazione stessa: F1 sono gli esemplari di prima generazione, quelli più simili per dimensioni e caratteristiche fisiche al serval, gli F2 sono i Savannah di seconda generazione nel cui sangue c’è solo il 25% di carattere serval, quelli di terza generazione o F3 hanno invece un bisnonno serval per cui ricalcano le sue qualità morfologiche solo per il 12%, mentre si scende a 6% per la quarta generazione, F4, e al 5% per la quinta generazione, F5.
Gatto Savannah: perchè è così raro?
Questa razza era del tutto sconosciuta e rarissima in Italia finché non si è formato il primo allevamento grazie a Renata Mestichelli, già allevatrice di Ragdoll, che con l’affisso Horus ora si occupa anche dei Savannah. L’allevamento nasce per motivi personali che hanno spinto la Mestichelli a cercare per una sua cara amica un gatto maculato, finendo per scoprire e incontrare proprio il Savannah, un gatto inimitabile e magnifico che da subito ha conquistato l’allevatrice. Oggi l’allevamento amatoriale della Mestichelli comprende tre Savannah, ovvero Urban, Nina e Serenity, che sono giunti in Italia direttamente dall’allevamento di Kathrin Stucki, sito in Oklaoma, una specialista statunitense che da oltre 25 anni si occupa di felini ed è conosciuta in patria come una vera e propria leggenda americana tanto da vantare diversi certificati che ne riconoscono la competenza e la professionalità. La razza sembra essersi ambientata abbastanza bene in Italia nell’allevamento della Mestichelli che ha sperimentato la convivenza del Savannah con l’altra razza felina da lei allevata, ovvero il Ragdoll: gli esemplari di entrambe le razze hanno saputo subito fare amicizia tra loro. L’unica perplessità avuta all’inizio riguardava lo stesso Savannah che difficilmente accetta l’avvento di un nuovo componente nella famiglia felina, per fortuna non si è rivelato ostico alla convivenza con i Ragdoll: la convivenza è talmente positiva da rappresentare un buon esempio di comportamento intraspecifico da cui anche l’uomo potrebbe prendere spunto.
Gatto Savannah: prezzi e curiosità
Come specificato il gatto Savannah rappresenta una razza molto costosa prima di tutto perché è relativamente nuova, dato che il riconoscimento è avvenuto solo nel 2001 e anche se ora si è diffusa in Francia, Svizzera, Germania e Italia, non è facile ottenere esemplari di Savannah. Il problema sta proprio nell’incrocio dei gatti domestici con i serval, che oggi popolano l’Africa: la gestazione della femmina di serval, infatti, è più lunga rispetto a quella dei normali felini; infatti la gravidanza arriva a toccare gli ottantatré giorni. Inoltre, si tratta anche di gravidanze a rischio: nascono al massimo tre gattini e non è detto che tutti i cuccioli riescano a sopravvivere.
Un altro fattore che determina il costo elevato di ogni esemplare è la classificazione del gatto stesso che viene identificato con il nome e l’affisso dell’allevamento e anche con la sigla da F1 a F5, che serve a specificarne l’incrocio e la successione generazionale. Un altro elemento ancora più discriminante degli altri e che fa salire il prezzo alle stelle è la fertilità stessa del maschio Savannah, che purtroppo si rivela solo dalla quinta generazione rimanendo sterile per le precedenti quattro generazioni: ciò limita fortemente la diffusione dei Savannah. A seconda della generazione a cui appartiene da F1 a F5, il prezzo di un esemplare di Savannah può variare dai 6mila ai 12mila euro.
Standard
Sguardo fiero e occhi magnetici sempre in movimento con la fuga bianca tipica dei felini selvatici, il gatto Savannah conquista per quell’andatura sinuosa a tratti rigida con le scapole che si aprono verso l’esterno, ma anche per il suo carattere estremamente affettuoso e coccolone, tanto da arrivare a sollecitare le attenzioni del padrone dandogli testatine affettuose.
Le testate di un gatto lungo più di un metro e che può arrivare a pesare anche quindici chili, però, non sono indifferenti. Con tali caratteristiche il Savannah si può tenere solo in grandi spazi dato che un esemplare riesce a saltare da fermo fino a un’altezza di due metri, lunghezza che raggiunge facilmente con un semplice scatto. La selvaticità innata nella specie richiede ampi spazi in cui il micione possa vivere e muoversi liberamente. Dopotutto ciò non dovrebbe stupire dato che nelle vene scorre sangue serval, il gatto selvatico più imponente del Serengeti, che arriva a pesare 18 kg per oltre 120 cm di lunghezza.
Il corpo snello e le zampe lunghe il Savannah le ha ereditate proprio dal Serval nonché il manto maculato: il Serval, infatti, si caratterizza per un pelo dal colore marrone-arancio su cui si estendono grosse macchie nere. Le misure mastodontiche dell’esemplare di prima generazione però diminuiscono con l’aumentare delle generazioni: già un Savannah di quinta generazione avrà dimensioni di poco più grandi di quelle di un normale gatto domestico. Lo standard di razza accettato dalla TICA vuole che un Savannah tipico abbia un corpo rettangolare, lungo e muscoloso dall’ossatura robusta e dalle zampe lunghe e sottili ma potenti, e i piedi piccoli con dita lunghe.
La testa dev’essere di forma triangolare leggermente più piccola rispetto al corpo e le orecchie devono essere grandi e più larghe alla base e rotonde in punta; inoltre devono presentare sul dorso i tipici ocelli, che si caratterizzano per la fascia chiara centrale delimitata da tratti neri, grigi o marroni che sembrano formare quasi la figura di un occhio.
Gli occhi hanno forma ovale allungata e il colore può variare dal verde al marrone, dall’oro all’ambra, e a partire dai lati degli occhi fino ai baffi il muso presenta delle marcature più scure che servono al Savannah per evitare di essere abbagliato dalla luce solare.
Il colore del manto è accettato chiazzato tigrato con il marrone, argento tigrato di grigio scuro o nero e argento con macchie nere, ma sono ammessi anche il color neve, il blu e il marmorizzato.
La coda non è molto lunga, ha uno spessore medio e presenta la punta di color nero e smussata leggermente. Il gatto Savannah è molto intelligente e affettuoso e per questo è indicato anche in una famiglia con bambini, con i quali si dimostra quasi un coetaneo talmente è giocherellone e amichevole da diventare loro amico e complice anche nelle birichinate più assurde. Si lascia portare fuori anche col guinzaglio, adora il cibo in scatola e non disdegna un bagnetto ogni tanto. È molto curioso e attivo e il suo affetto per il padrone si traduce in una devozione assoluta e in un rapporto talmente stretto da essere anche estremamente comunicativo: il gatto Savannah sa farsi capire e sa come relazionarsi in ogni momento con il suo padrone, a cui non manca di riservare le sue leccatine e le testatine affettuose.