In questa guida spieghiamo quali sono le caratteristiche del gatto Ragdoll, il suo carattere e l’alimentazione corretta.
Indice
Gatto Ragdoll: la storia
Di origine nord americana, il ragdoll è in realtà frutto di una paziente selezione dell’allevatrice californiana Anne Baker che, a partire da una gatta di razza Angora e da un birmano, è riuscita a ottenne diverse cucciolate tutte accomunate da una caratteristica peculiare della razza: il carattere docile. Per questo motivo si decise di denominare la nuova razza ragdoll, ovvero bambola di pezza. Le diverse selezioni che la stessa Baker combinò negli anni seguenti furono effettuate proprio in base a questa qualità caratteriale. Docile, affettuoso, capace di abbandonarsi completamente al suo padrone, il ragdoll nasce negli anni ’60 e da questo momento in poi la razza si è andata definendo sempre più fino ad arrivare al riconoscimento ufficiale della FIF nel gennaio ’92. Si tratta di un esemplare molto popolare negli Stati Uniti che pian piano si sta diffondendo anche in Italia.
Carattere Ragdoll
Dal carattere molto affettuoso e amante del contatto fisico con il suo padrone, il ragdoll è un gatto molto adatto a stare in appartamento perché rivela di avere un’indole molto casalinga: anche quando ha la possibilità di uscire a giocare fuori preferisce rimanere in casa. Questo gatto fraccomodo è un tipo a cui non vanno molto a genio il rumore e la confusione e infatti può tollerare la compagnia di altri gatti o di cani poco attivi. Non è per niente aggressivo, anzi è un pacioccone che non brilla molto quanto a prestazioni sportive tanto da non desiderare sforzarsi troppo per attività che ritiene inutili. Ama profondamente il suo padrone, tra le cui braccia è sempre pronto ad abbandonarsi teneramente e desideroso di coccole e protezione. Che non si scambi la sua indole pacifica per stupidità: se tiranneggiato o maltrattato sa come farsi sentire e quando è il momento opportuno di sfoderare gli artigli. È anche permaloso abbastanza da mettere su il broncio se vittima di un torto e può stare anche ore intere in disparte chiuso nel suo silenzio. Soffre tremendamente la solitudine e quando il padrone è triste o malato, gli rimane accanto cercando di confortarlo come può.
Tutte le dicerie sui suoi presunti difetti (insensibilità al dolore, ossa elastiche e muscolatura senza tono) e sul fatto di essere geneticamente manipolato sono appunto dicerie popolari. E’ un gatto che necessita di continue attenzioni, tanto che si consiglia di dargli sempre una compagnia sia un’ altro gatto che un cane con il quale convive benissimo, specialmente se crescono insieme, in modo che non si senta solo quando non ci siamo. Pur così sociale non è invadente, ha bisogno anche di una sua privacy.
Lo standard
Origine: USA
Categoria: Gatti a pelo lungo e semilungo.
Corporatura: Gatto di grossa taglia dalla corporatura robusta, corpo grande, lungo e ben strutturato. Petto largo e ossatura media.
Peso: Femmine 6/7 Kg. – Maschi fino a 10 Kg.
Testa: di dimensioni medie, larga e cuneiforme ma con contorni arrotondati. Fronte arrotondata e guance ben sviluppate. Naso leggermente arcuato nella parte superiore, mento ben sviluppato.
Occhi: Sono una della sue caratteristiche più salienti. Grandi, ovali e leggermente obliqui, il colore deve essere di blu il più intenso possibile in relazione al mantello.
Orecchie: Taglia media, larghe alla base, ben spaziate e leggermente curvate in avanti con punta arrotondata.
Arti: di lunghezza e ossatura media, le posteriori leggermente più lunghe. Piedi grandi e rotondi con ciuffi tra le dita.
Coda: Lunga ma proporzionata al corpo, larga alla base, ben fornita di folto pelo.
Pelo: Semilungo, soffice e setoso vicino al corpo, quando il gatto è in movimento forma ciuffi e ciocche, ha un collare ( gorgiera) molto importante.
Colori: Marrone focato (seal) – grigioblu (blue) – marrone chiaro (chocolate) – beige rosato (lilac) , rosso, crema e tartaruga (tricolore) sia in colorazione compatta che con tigrature (tabby). Ci sono poi i coulorpoint con punte (muso – zampe – orecchie – coda) scure.
Dall’aspetto imponente e massiccio, il ragdoll maschio può arrivare a pesare fino a otto chili mentre la femmina tocca i cinque chili. Gli occhi blu grandi e ovali gli conferiscono un’aria dolce e misteriosa e, come tutto il muso dal mento pronunciato, sono incorniciati da una vistosa gorgiera. Le orecchie sono larghe alla base e arrotondate in punta e sono portante in avanti. Il cranio è largo, il muso a forma triangolare con le guance piene e rotonde, e il naso presenta un leggero stop. Le zampe sono muscolose e quelle posteriori sono più lunghe di quelle anteriori, la coda è folta e è portata un po’ più in alto rispetto alla spalla. Il manto è a pelo lungo o semilungo e si presenta più corto sulle zampe e più folto e soffice sul resto del corpo. Le varietà accettate sono il seal point, il blue point, il chocolate, e il lilac e sono ammessi anche esemplari guantati o pezzati di bianco. Le cure da dedicare al pelo del ragdoll devono essere costanti: due o tre volte a settimana bisogna spazzolarlo usando un pettine a rastrello con denti conici e privo di punte acuminate. Durante la muta, si consiglia di spazzolarlo ogni giorno e di somministrargli i prodotti adatti a liberare l’intestino dal pelo ingerito in eccesso. In genere si tratta di un esemplare che si mantiene molto pulito da solo e per questo esige altrettanta pulizia nella lettiera tanto da non tollerarne la puzza.
Perché il ragdoll viene confuso con il birmano?
Queste due razze sembrano proprio parenti e di primo acchito tra un birmano e un ragdoll non si riesce bene a definire quale sia l’uno e quale l’altro. Non disperi chi ha deciso di ospitare in casa uno di questi due esemplari: vi insegniamo noi qualche trucchetto per distinguerli sempre e in ogni situazione. Iniziamo proprio con una delle caratteristiche più peculiari, i guantini: nel birmano sono di altezza uguale su tutte le zampe e devono fermarsi all’articolazione, mentre la fascia delle zampette posteriore deve fermarsi a punta. Nel ragdoll mitted i guantini si presentano di altezze diverse tra zampe anteriori e posteriori: su quelle anteriori infatti si estendono fino all’articolazione del piede, mentre sulle zampe posteriori sembrano formare una sorta di gambaletto bianco che si estende lungo tutta la lunghezza della zampa. Un’altra differenza da saper riconoscere riguarda la mascherina: quella del birmano copre naso, mento, guance e occhi, mentre il mitted si distingue per il mento bianco da cui poi parte una striscia che passa attraverso tutto il ventre fermandosi ai genitali. Il ragdoll inoltre presenta un aspetto molto più massiccio e compatto rispetto al birmano e ha il naso lievemente ingobbito, mentre il nasino del birmano è alla francese ovvero lievemente concavo con uno stop più definito. Quello che risulta davvero impossibile è confondere il birmano con un ragdoll non ‘mitted’: la prima differenza palese tra i due è l’assenza dei guantini nel ragdoll di altra varietà.
Come allevare un gatto Ragdoll
Il Ragdoll è un gatto molto mite e paziente, perciò è adatto a famiglie con bambini e vive facilmente pure con altri gatti e animali. La sua indole socievole e paziente lo rende un felino piuttosto facile da gestire, un perfetto animale da compagnia.
Il Ragdoll non ama molto uscire all’aria aperta, è un gatto da appartamento. In più, la sua mole lo rendono poco adatto al movimento e alla caccia, perciò passa volentieri il tempo a osservare quanto accade in casa, rimanendo pacifico al suo posto.
Il Ragdoll deve essere pettinato due volte alla settimana, con un pettine a doppio lato; durante il periodo della muta del pelo, questa operazione andrebbe fatta più spesso, anche un paio di volte al giorno. Questo gatto ama essere spazzolato, quindi, tale pratica può essere svolta spesso, senza infastidire il felino. Il lavaggio, invece, si può limitare soprattutto al periodo estivo
I Ragdoll sono soggetti alle tradizionali patologie che possono affliggere i gatti, perciò è importante vaccinarli al momento giusto. Problemi peculiari non se ne riscontrano, ad eccezione delle problematiche legate all’ingestione di pelo, tipiche dei gatti a pelo lungo. Una spazzolatura periodica può limitare questo problema.
Non ci sono particolari indicazioni sul cibo, in quanto il Ragdoll ha le stesse esigenze alimentari degli altri gatti. Sarebbe utile, tuttavia, dotarsi di cibo specifico contro le palle di pelo che possono ostruire l’apparato digerente del felino a pelo lungo.