Diversamente dal cane, infatti, il gatto è più autosufficiente per cui vuole instaurare con il suo padrone un rapporto che sia all’insegna dell’autonomia e dell’indipendenza. Il cane, infatti, una volta inserito nel nucleo familiare individua nel padrone il suo capobranco, per cui il rapporto tra cane e padrone nasce all’insegna dell’operatività per procurarsi il cibo insieme, per difendere il territorio e per interagire con gli altri membri della famiglia o con estranei, invece la relazione che si instaura tra un gatto e il suo padrone pretende una disposizione molto diversa che non dipende solo dalle caratteristiche etologiche dell’animale.
Il rapporto tra gatto e padrone, infatti, si dimostra estremamente conviviale e distraente perché si basa principalmente sul rispetto degli spazi dell’uno e dell’altro e sull’individualità del gatto stesso. Il felino non mostra di avere le stesse dinamiche di interazione di un cane, né ha bisogno o prova il desiderio di voler far parte di un gruppo e di ricoprire un ruolo all’interno dello stesso: pretendere da un gatto questo genere di comportamento significa non conoscere per niente la sua indole e voler completamente sconvolgerne lo stile sociale.
Indice
Comportamento del gatto: a ogni padrone il suo felino
Non è un caso se sembra che alcune persone siano più adatte a interagire con i cani e altre invece preferiscano relazionarsi con i gatti: questo stereotipo nasconde alcune verità fondamentali sull’uomo. Chi preferisce vivere con un gatto dimostra, nella maggior parte dei casi, di essere una persona per nulla morbosa e che non pretende l’obbedienza assoluta, inoltre mostra di essere un tipo a cui piace la creatività e che apprezza la fantasia e che è capace di rispettare gli spazi degli altri senza nessuna pretesa di essere invadente.
Il gatto, infatti, è un animale estremamente fantasioso e ha un modo tutto suo di destreggiarsi all’interno della vita familiare rispettando e facendo rispettare la propria individualità. In questo senso, bisogna ammirare il modo in cui un animale come il gatto riesca a stare vicino al proprio padrone pur rimanendone lontano e non invadendone lo spazio. Anche quando il proprio felino domestico adotta un atteggiamento particolarmente affettuoso cercando le coccole dal padrone, si tratta sempre di un comportamento un po’ svagato e, anche se cerca coccole, il gatto non vuole stabilire una coesione più profonda con il suo umano. Per questi motivi, chi ha un gatto domestico deve saper amare la libertà e la creatività del proprio animale ed essere disposto a fare della propria casa un mondo a parte, che il gatto vive secondo una prospettiva tutta sua.
Curiosità
Un amante dei gatti era Philip Dick, uno dei più importanti autori di fantascienza e di narrativa americana, che vedeva nei felini quella stessa individualità che ha attribuito agli alieni e ai replicanti nei suoi libri. Lo stesso Dick ha ammesso di essere debitore proprio ai gatti delle sue fughe fantascientifiche.
Lezioni di discrezione
Naturali maestri dell’arte della discrezione, l’uomo deve saper attendere che sia il gatto per primo a decidere di approcciarsi e avvicinarsi: nel momento in cui lo farà con quella sua aria svagata, saprà indurre il padrone a uno scambio di coccole ‘occasionale’, ulteriormente sottolineato dal ritrovarsi insieme nella stessa stanza ma occupati in altro.
Ciò è possibile perché il rapporto che si stabilisce con un gatto è decisamente basato più sull’atmosfera che si crea con il padrone piuttosto che su una relazione di obbedienza: il padrone non è visto dal felino come un compagno di giochi, ma come il gioco stesso. Per questo chi decide di ospitare in casa propria un gatto dev’essere pronto a dimostrare di avere un certo carattere, una calma particolare e saper godere del proprio ruolo di ‘gioco’ del gatto.
Il comportamento del gatto come professione
La SIUA ovvero la Scuola di Interazione Uomo Animale tra i suoi diversi corsi ne propone uno altamente professionalizzante in “Consulente della relazione felina”, che rappresenta una vera novità nel panorama formativo dedicato agli animali. Il corso si articola in lezioni tenute nell’arco di otto week-end e ha lo scopo di fornire ai discenti le competenze di base per poter diventare degli esperti consulenti della relazione felina, un servizio che oggi accoglie sempre più richieste a cui purtroppo difficilmente si riesce a dare risposte adeguate.