Il 30% dei gatti ha disturbi a carico delle basse vie urinarie. Tale problema, scientificamente noto come FLUTD (dall’inglese Feline Lower Urinary Tract Disease), raggruppa in realtà una serie di differenti patologie, delle quali le urolitiasi – cioè la presenza di concrezioni, cristalli e calcoli in vescica e in uretra – rappresentano una discreta fetta. È stato chiarito che gli uroliti tendono a formarsi a causa della sovrasaturazione urinaria con cristalloidi calcogeni. Scopriamo quali sono le cause che provocano l’urolitiasi nel gatto.
Nella gestione terapeutica e profilattica delle urolitiasi feline, uno dei punti cardine è costituito dalla dieta, che deve mirare a incrementare il volume urinario, contribuendo alla produzione di urina poco concentrata.
I mangimi commerciali, umidi e secchi, reppresentano a tale proposito un’ottima scelta, ma vanno tuttavia selezionati con oculatezza, tenendo in considerazione il tipo di urolitiasi di cui il micio è affetto e ascoltando contestualmente il consiglio del medico veterinario di fiducia.
L’alimento ideale deve, in ogni caso, rispettare determinate caratteristiche, necessarie alla regolazione e al controllo del grado di acidità (pH) dell’urina: la sua composizione prevede la presenza bilanciata di proteine, grassi, carboidrati e fibre, e l’impiego di altri elementi nutrizionali specifici per il miglioramento delle funzioni vescicale e urinaria.
Gli acidi grassi essenziali della serie omega-3 esercitano un positivo effetto antinfiammatorio naturale, mentre il regolare apporto delle vitamine A e C migliora le difese immunitarie.
Per quel che concerne i Sali minerali, nell’ultimo ventennio è stato più volte dato ampio risalto al ruolo del magnesio nella genesi delle urolitiasi feline: per questo motivo, tale elemento deve essere ridotto al minimo, allo scopo di evitare complicazioni e/o recidive.
La somministrazione ciclica di bioflavonoidi estratti dagli agrumi, meglio se combinati con il mirtillo rosso, migliora la funzione protettiva delle cellule della parete interna della vescica, prevenendo le infezioni batteriche che possono colpire il tratto urinario inferiore.
L’integrazione con glicosaminoglicani, più comunemente identificati con la sigla GAG, contribuisce a mantenere integro lo strato di mucina che difende la mucosa vescicale dagli agenti patogeni eventualmente presenti nell’urina.
I risultati estrapolati da uno studio condotto negli ultimi anni hanno messo in risalto il benefico effetto del fruttosio (estratti di papaya e ananas) sulla funzionalità urinaria felina.
I gatti, si sa, tendono a bere poco o nulla, specie se vengono nutriti con alimenti umidi o semi-umidi, già di per se stessi dotati di un’elevata percentuale idrica. Gli animali affetti da FLUTD, tuttavia, devono non solo avere costante accesso all’acqua, ma essere anche incentivati a bere di frequente, al fine di promuovere la produzione urinaria e favorire di riflesso la diuresi. Per fare ciò può essere utile ammorbidire i mangimi secchi con acqua o brodo caldo oppure aprire frequentemente i rubinetti di casa, in modo da stimolare l’innata curiosità di piccoli felini e invogliarli a introdurre acqua corrente. L’impiego di acque minerali naturali oligominerali, come consigliato da alcuni nutrizionisti, non è infine controindicato.