Di razze di gatti ce ne sono un’infinità, tutte stupende e con le loro caratteristiche proprie che rendono particolarmente difficile la scelta. Ma se volessimo provare a selezionare dieci razze più belle al mondo? La bellezza è un fatto assolutamente soggettivo, e chiunque può preferire uno piuttosto che un altro. Ma se certi esemplari sono così amati e diffusi, allora potrebbe esserci addirittura un gusto comune, qualcosa che accomuna tutti i popoli del globo nella scelta di questo aristocratico animale da compagnia. Non perdiamo tempo, e vediamole tutte!
Abissino
Come il nome può forse suggerire, il gatto abissino proviene, appunto, dall’Abissinia (ovvero l’Etiopia, terra ex coloniale per noi italiani che non fummo troppo gentili con loro e per la cui spedizione stiamo ancora pagando delle tasse). Tralasciando la storia, l’Abissino è un gatto molto caparbio e vanitoso, in cerca ti tantissime attenzioni per cui farete bene a coinvolgerlo nella vostra vita quotidiana lasciandolo giocare e divertire.
Si presenta inoltre molto socievole, e gli piace avere anche altri gatti intorno (cosa non scontatissima con questi felini). E specialmente da cucciolo, non rinuncia ad una caratteristica tipica dei gatti: la curiosità. Gli piace arrampicarsi su alberi, mensole, armadi e ovunque riesca a farlo e se vede un oggetto che desta il suo interesse, non si farà troppi problemi a prenderselo.
American Shorthair
Forse perché gli americani sono molto patriottici, forse per l’incredibile dolcezza di questo esemplare, fatto sta che l’americano a pelo corto – così si traduce in italiano – è la razza più apprezzata in ambito statunitense (ma non solo). Si tratta di un animale molto intelligente e docile, che va molto d’accordo con i bambini. Si arrampica, salta, caccia indifferentemente che sia pieno o meno, perché per lui è prima di tutto un gioco e per questo, se non volete deluderlo, dovrete fargli coccole e complimenti ogni qualvolta vi porterà a casa farfalle, lucertole, cavallette, topi o qualsiasi altro sventurato essere vivente riesca a catturare. Dovete considerarli come un segno del suo rispetto, un pegno del suo amore nei vostri confronti.
Nemmeno l’appartamento gli sta stretto, ma meglio che abbia almeno un balcone (ancora più apprezzabile sarebbe un terrazzo) così potrà sentirsi libero di andare dove vuole. Anche se lui preferisce case con ampi giardini, in quartieri molto tranquilli e con tanto verde. E non preoccupatevi se sta via anche delle ore: voi continuate a riempirlo di coccole, e lui saprà sempre come tornare da voi!
Angora
Il Gatto d’Angora deve il suo nome ad Ankara, capitale odierna della Turchia, sua regione di provenienza. Essendo erede di tantissime culture raffinate, da quella greca a quella ellenistica, da quella romana a quella ottomana passando per la persiana, questo gatto di piccola taglia ha atteggiamenti molto eleganti, eccentuati da un pelo lungo e maestoso e da una certa socievolezza e vivacità.
Risulta essere un gatto sicuramente leggendario: si dice infatti che fu il felino amato da Maometto, e persino la regina dello stile Maria Antonietta sembra ne avesse diversi, che affidò ad una persona vicina perché li portasse in America, per farli sfuggire alla sorte che a lei sarebbe toccata. E leggenda vuole che proprio dagli Angora della sfortunata regina sia nato il Maine Coon. Per farvi capire quanto sia importante questo gatto in Turchia, ci sono altre leggende che lo vedono capace di realizzare desideri che le persone amate gli sussurrano all’orecchio. E per questo sono chiamati gatti del desiderio.
Balinese
A prima vista, potreste scambiarlo per un Siamese. Ma il gatto balinese ha una coda più grande e folta, a pelo lungo, anche se poi il resto del corpo è a pelo corto. Sono comunque gatti orientali dal pelo molto fine e con colore simile al siamese. Hanno testa allungata e teste grandi, occhi blu e a mandorla. Molto particolari, e li amerete se amate la cultura orientale o se vi piace la loro estetica.
Anche perché danno una compagnia molto gradevole, sono tranquilli e potremmo dire un po’ pantofolai.
Bobtail giapponese
In Giappone, altra nazione molto patriottica, è quasi onorato: veniva rappresentato in disegni che ancora oggi si trovano nei templi di Tokyo e altre città; ed era anche un portafortuna, e se andate in Giappone potrete vedere tante statuette che lo raffigurano. E che dire di Kuniyoshi, il pittore giapponese che di gatti ne aveva oltre 50? Ma comunque, a ragione, perché è molto bello.
Lo riconoscerete sicuramente per via della sua tipica coda corta, e per il suo miagolio musicale e melodioso. Comunque è piuttosto attivo e curioso, e si affeziona ai padroni. Inoltre può imparare dei giochi se gli vengono insegnati. Tuttavia non ama stare con i suoi simili, per cui non pensate che soffra di solitudine se ne prendete solo uno: anzi, prendendone due potreste quasi fargli un torto!.
Bombay
Torniamo negli stati uniti, dove troviamo il Bombay che nasce da un incrocio tra l’American Shorthair e il burmese. Questo gatto è un vero casalingo: adora l’appartamento, la casa, è intelligente e si affeziona agli esseri umani. Ed è estremamente pigro, oltre al fatto che odia i rumori forti e improvvisi.
Non miagola quasi mai – comunque non è un miagolio melodioso ma un po’ stridulo – mentre molto spesso sentirete le sue fusa che non disdegna così come non disprezza coccole e carezze. Però non lasciatelo troppo solo, perché ne soffrirebbe, ed è meglio che non gli affianchiate un altro gatto: se proprio volete un altro animale, optate per un cane che il bombay sicuramente apprezza di più.
Certosino
Il nome completo è certosino francese, e leggendo avrete capito che proviene dalla nostra vicina Francia. Questo gatto ha un forte carattere e una sua propria personalità, e si lega alla famiglia con grande affetto e lealtà. Sicuramente è molto maturo. Ciò che apprezzerete è che non è territoriale: quindi non avrete problemi in caso di trasloco, né se volete prendere un altro micio.
Per il suo carattere estroverso, amerete giocare con lui ma non forzatelo perché è comunque altezzoso ed egocentrico – in senso positivo: è e sarà sempre lui a scegliere chi gli farà le coccole e con chi giocare. Quindi non immaginate di strapazzarvelo e coccolarlo come volete, perché anzi la sua reazione sarà allontanarsi.
Cornish Rex
Questo nome così altisonante tradisce le sue origini: il Cornish Rex è squisitamente e sicuramente britannico. Ama le coccole e le attenzioni, odia la solitudine. Ma comunque convive molto bene sia con i cani che con gli altri gatti, perché è sostanzialmente molto tranquillo. La sua tranquillità si nota anche nel comportamento con gli estranei, con cui tende a fare subito amicizia.
Amano anche le coccole e il contatto fisico con i padroncini, e non è esagerato dire che pendono letteralmente dalle loro labbra.
Europeo
Il più diffuso sicuramente in Europa (e non potrebbe essere altrimenti!). Definito anche celtico dal pelo corto, pensando all’europeo vi verrà in mente quello con il mantello tigrato a strisce nere su sfondo marrone o beige. Ed è infatti quello più noto. Comunque si pensa sia una razza che discenda dall’antico gatto egizio Felis Lybica, considerato a suo tempo una divinità e per questo quindi intoccabile.
Maine Coon
Il Maine Coon viene dal Maine, e quindi dagli Stati Uniti. Ha un pelo semilungo, e nasce come gatto d’aria aperta che però nel tempo si è abituato anche a stare tra le mura domestiche, grazie alla convivenza con gli uomini. È ben attivo e vivace, curioso ma anche abitudinario e per questo ideale per anziani e bambini, anche perché difficilmente graffia o soffia. Tra i giochi che adora ce n’è anche uno solitamente amato dai cani, ovvero quello del riportare la pallina. Inoltre imparano a dare la zampa e altri comandi. Ricordate però che rimane amante della sua indipendenza: non che non ami la compagnia, anzi, ma ogni tanto cercherà un po’ di tempo per sé stesso.
Bonus – Exotic Shorthair
Visto che dei gatti non se ne ha mai abbastanza, presentiamo anche una razza “fuori concorso”: Exotic Shorthair o Esotico a pelo corto – che non è che la traduzione del nome inglese. Questa razza di gatto ha addirittura un riconoscimento genealogico, e possiede un pedigree. Si tratta di un incrocio tra il Persiano – lo capirete dal muso – e dall’Americano a pelo corto, il cui fenomeno più evidente è proprio il passaggio dal pelo lungo del persiano a quello corto conferito dall’American Shoerhair.
L’Esotico a pelo corto ha zampotte grosse e tonde, con una bella testa anch’essa grossa e rotonda, un naso tondo e piccole orecchie distanti tra loro. La coda è nella media ma può essere anche corta, e i suoi occhi sono sporgenti e belli tondi. Ha tante varietà di colore nel suo manto, e una durata media di vita di 14 anni. Il suo carattere è tranquillo, socievole, affettuoso e per nulla aggressivo. È il perfetto pantofolaio, quindi si adatta molto bene alla vita d’appartamento.