In questa guida spieghiamo quali sono le caratteristiche del gatto Orientale a Pelo Corto, il suo carattere e l’alimentazione corretta.
Gli Orientali furono tra i primi gatti a essere importati in Gran Bretagna dove, a seguito di una selezione, è stato ottenuto l’Orientale a pelo corto. Quest’ultima razza è stata riconosciuta ufficialmente intorno alla metà degli anni ‘70 del secolo scorso (nel 1976 dal CFA, nel 1977 dal GCCF e dalla FIFe). Negli Stati Uniti è chiamata anche Foreign Shorthair (Straniero a pelo corto).
Indice
Standard
Origine: Thailandia, Gran Bretagna
Categoria: pelo corto.
Corpo: medio, snello e leggero.
Testa: lunga, piatta, con muso appuntito e mento non troppo pronunciato.
Occhi: a mandorla.
Orecchie: grandi.
Arti: lunghi e sottili.
Mantello: pelo corto e fine.
Colori: grande varietà a eccezione delle sfumature himalayane (tipo Siamese); colori più frequenti: nero e blu, ma anche gli esemplari con mantello tigrato (o Tabby) sono molto apprezzati.
Coda: lunga e affusolata.
La testa è ben proporzionata rispetto al corpo, le orecchie sono grandi e appuntite, il muso è sottile e il collo è lungo e snello. Gli occhi sono a mandorla, leggermente obliqui e di colore verde, tranne nella variante di mantello Foreign White, che presenta occhi blu.
COME SCEGLIERLO
Esistono tante varianti di mantello tra cui scegliere, benché il pelo è sempre corto, sottile, liscio e dall’aspetto setoso. Una prima varietà principale è il monocolore, che comprende le tonalità Avana, blu, lavanda, ebano, rosso, crema e Foreign White. Poi, ci sono gli esemplari a squama di tartaruga, suddivisi in Black, Blue, Chocolate e Lilac Tortie.
I Tabby, invece, possono essere tigrati (Mackarel), marmorizzati (Blotched), macchiettati (Spotted) e agouti con o senza argento. La variante Smoke, infine, ha un sottopelo platino e alcune zone presentano una pigmentazione più scura, come la punta delle orecchie e il muso.
A CHI È ADATTO
Si tratta di animali vivacissimi, molto simili per carattere ai Siamesi, perciò sono adatti a persone abituate alla presenza felina. I padroni devono dedicare loro tanta attenzione e tanto tempo, nonché affetto. Sono poco indicati per la convivenza con bambini, in quanto mal sopportano movimenti bruschi e, per di più, tendono a portare rancore a lungo. Comunque, essendo socievoli, convivono benissimo con altri gatti, soprattutto se di carattere più permissivo rispetto al loro; inoltre, la convivenza li rende un po’ più tranquilli.
DOVE TENERLO
L’orientale a pelo corto ha bisogno di spazi per esprimere la propria vitalità, non è un gatto da appartamento. Esso ha bisogno di arrampicarsi, farsi le unghie, cacciare e fare escursioni, perciò l’ideale sarebbe l’accesso a un giardino. Stare chiuso in casa è per lui una tortura, mentre è possibile portarlo in giro con il guinzaglio, permettendogli di curiosare in giro.
Inoltre, questo felino ama moltissimo il caldo, perciò d’estate si sdraia spesso al sole e, d’inverno, non è inusuale vederlo riposare sopra i caloriferi.
LE SUE NECESSITÀ
Grazie al pelo molto corto, le cure di toletta sono davvero esigue; basta spazzolarlo saltuariamente e lucidare il mantello con un panno di lana. Più problematiche sono le orecchie che, in quanto grandi e aperte, raccolgono facilmente polvere e producono cerume; per tale motivo, occorre pulirle frequentemente e con attenzione.
MALATTIE E CURE
L’orientale a pelo corto non presenta particolari problemi di salute, nemmeno congeniti. Tuttavia, avendo un pelo molto corto, questo gatto soffre il freddo e, soprattutto d’inverno, occorre fare attenzione agli spifferi che potrebbero causargli sindromi da raffreddamento.
CIBI
Per la sua cura, è sufficiente una spazzolata alla settimana con una spazzola morbida. Nel periodo della muta è bene usare un panno di camoscio per rimuovere il pelo morto. Le orecchie vanno pulite solo se necessario con un prodotto specifico. Le unghie vanno spuntate con degli appositi tronchesini.
Tra i vari alimenti preferisce il pesce, da somministrare preferibilmente sotto forma di cibo confezionato bilanciato.