In questa guida spieghiamo cosa fare se il Labrador tira al guinzaglio.
Questo è un problema comune dal momento che i simpatici e teneri cuccioli gialli, neri e cioccolato crescono rapidamente e diventano piuttosto forti in un breve lasso di tempo. Perfino un cucciolo a cui sono state insegnate le buone maniere al guinzaglio comincerà a tirare perché il suo mondo si espande, ci sono tanti odori, suoni e luoghi interessanti da investigare. Dal momento che i Labrador Retriever sono stati allevati per lavorare lontano dai propri conduttori durante le prove di caccia, la razza ha un’indipendenza innata. Questo tratto viene applaudito in un contesto, ma non in un altro, e il Labrador non educato non può essere biasimato perché non riconosce la differenza. Di nuovo, spetta al padrone insegnare al cane quando può tirare, durante una sessione di allenamento o un test di tracking per esempio, e quando non può.
Per controllare un cane che tira al guinzaglio, il padrone può utilizzare strumenti comportamentali e di addestramento. Il cane tira e strattona il guinzaglio perché fiuta la spazzatura e vuole andare in cerca di un avanzo di pizza? Tira improvvisamente per inseguire i passanti? Tira per correre ad annusare, poi si ferma per aspettare il padrone e tira di nuovo? Potrebbero volerci mesi prima che un giovane Labrador smetta di tirare al guinzaglio, e solo dopo un addestramento quotidiano e coerente. Il padrone ha a disposizione numerosi strumenti per l’addestramento, tra cui collari, cavezze, imbragature, clicker e bocconi.
Ognuno di questi strumenti trasmette informazioni al cane. Un cane opportunamente istruito, per esempio, risponderà a un fischio perché ha imparato che, se torna dal padrone quando sente una serie di brevi fischi, otterrà qualcosa di veramente gustoso. Uno strumento è buono, però, solo se lo è chi lo utilizza. Se se ne fa un cattivo uso, o il cane trova insipido e poco interessante il boccone offerto, allora lo strumento e l’informazione trasmessa al cane sono inutili. Ridurre o eliminare il vizio di tirare al guinzaglio richiederà molta pratica da parte del padrone e del cane. Cominciate l’addestramento in un’area recintata, armati di bocconi gustosi. Lisciate che il cane arrivi alla fine del guinzaglio. Se si gira a guardarvi, anche da 6 m di distanza, pronunciate la parola di approvazione prescelta (es. “sì”), e offritegli un boccone. Lodatelo quando vi corre incontro per ricevere la sua ricompensa. Lasciatelo girare, sempre al guinzaglio, e ogni volta che vi guarda o torna da voi, premiatelo con lodi o un boccone. Una volta che vi rimarrà accanto in modo affidabile, perché saprà che otterrà qualcosa di speciale dal suo padrone, spostate l’addestramento sulla strada o in giardino, un luogo che abbia poche distrazioni. Di nuovo, lasciate che il cane arrivi in fondo al guinzaglio. Quando si gira a guardarvi, premiatelo. Se tira ancora, lasciate che arrivi alla fine del guinzaglio e fate pratica con la regola dell’albero: quando il cane tira, non muovetevi. Puntate i piedi e non muovetevi. Capirà che non può ottenere quello che vuole e si volterà a guardarvi chiedendosi: “Che succede?” Appena si volterà a guardarvi, o quando tornerà al punto di partenza per capire cosa gli impedisce di proseguire, dategli un boccone. Fate un passo in avanti e ripetete. I Labrador Retriever notoriamente hanno la testa dura quando si tratta di tirare al guinzaglio, e questo problema non si risolverà da un giorno all’altro. Potrebbe essere necessario lavorare diverse volte al giorno per centinaia di giorni, prima di poter fare una breve passeggiata insieme. Va benissimo. Offrite al vostro Labrador altri sfoghi per consumare energia, come correre in cerchio in un campo recintato, prima di tentare di insegnargli a camminare educatamente al guinzaglio.