In questa guida spieghiamo quali sono sintomi e rimedi del cimurro nel cane.
Indice
Le cause del cimurro del cane
I batteri sono organismi unicellulari di dimensioni microscopiche, possono essere privi di motilità o muoversi nell’ambiente che li circondo grazie a delle appendici (ciglia o flagello). Sono presenti ovunque, nell’acqua, nel terreno, nell’aria.
I virus sono organismi patogeni submicroscopici in grado di infettare gli animali. Sono capaci di moltiplicarsi solo all’interno della cellula dove l’aggressione può essere schematizzata in diverse fasi: assorbimento, in cui il virus si attacca alla superficie cellulare; penetrazione, in cui il virus entra nello cellula liberando il proprio materiale genetico. All’interno della cellula il virus si moltiplica e la sua liberazione può avvenire per rottura cellulare (lisi) o per gemmazione fuoriuscendo attraverso le membrane.
I parassiti sono organismi animali o vegetali che vivono a spese di altri organismi, possono parossitare cellule, tessuti oppure organi.
I sintomi del cimurro del cane
Il cane mostra i primi sintomi della patologia manifestando svogliatezza, scarso appetito, rialzo termico (febbre‘) oltre i 40 ‘C.
Poiché il virus del cimurro può localizzarsi in diversi distretti tissutali, avremo diverse manifestazioni: forma respiratoria, renna intestinale, forma nervosa.
-Forma respiratoria. Generalmente la più frequente. Il cane, oltre ai sintomi citati precedentemente, manifesta tosse, prima secca e stizzosa e di seguito umida con catarro, scolo nasale, congiuntivite con fotofobia.
L’interessamento delle vie respiratorie può aggravarsi ulteriormente con lo sviluppo di infezioni batteriche secondarie provocando Una broncopolmonite.
-Forma intestinale. Come tutte le infezioni che vanno a coinvolgere il tubo gastroenterico la forma intestinale presenta episodi di dissenteria con feci liquide e, a volte, emorragiche.
Anche in questa situazione. lo stato di salute dell’animale può ulteriormente debilitarsi in seguito alla concomitante presenza di parassiti intestinali o allo sviluppo di enteriti batteriche secondarie.
-Forma nervosa. Prima che venga coinvolto il sistema nervoso, il virus ha già provocato una delle due forme sopra citate. In questa forma non è possibile tracciare un ordine cronologico degli eventi patologici, perché le lesioni, e quindi le manifestazioni, variano in funzione della sede nervosa interessata dal virus.
Alcuni cani manifestano disturbi nella deambulazione con movimenti irregolari e scoordinati degli arti come se il soggetto fosse ubriaco; paralisi flaccida di un arto o di tutti gli arti con atrofia muscolare dovuta al non utilizzo; danni al sistema nervoso centrale con manifestazioni epilettiche, incoordinazione del movimento articolare, contrazioni muscolari localizzate tic nervoso) fino al coinvolgimento del nervo ottico che causa la cecità.
Comunque sia, quando l’infezione interessa il sistema nervoso centrale o periferico, la salute del nostro amico in serio pericolo e, in caso di superamento della malattia, rimangono delle lesioni nervose. Si può verificare, in associazione alle tre forme, un interessamento cutaneo con eruzioni tipi che sulle cosce o sull’addome e ipercheratosi (aumento dello spessore dello strato corneo dell’epidermide) dei cuscinetti e del tartufo.
Come si cura il cimurro?
Bisogna subito chiarire che non esiste una terapia antivirale specifica per combattere il cimurro. Sarà il veterinario a prescrivere le adeguate cure valutando di volta in volta la gravità e la sede interessata dalla malattia.
Le misure igienico sanitarie nella terapia del cimurro sono della massima importanza come in tutte le infezioni di natura virale, il trattamento si prefigge di controllare i sintomi clinici e di sostenere il paziente. le infezioni batteriche secondarie di solito si possono combattere con antibiotici a largo spettro (nenia line, cloramfenicolo ecc.).
Come prevenire il cimurro
Essendo il cimurro una malattia virale che colpisce con una certa frequenza i cuccioli, si consiglia la profilassi vaccinale che deve essere effettuata sotto controllo medico
Il veterinario consiglia di curare l’igiene, di tenere il cucciolo in ambienti caldi e ben areati; favorire l’assunzione di cibi con un buon apporto energetico, ricco in vitamine e proteine; questo per far fronte all’aumentato metabolismo causato dalla febbre e aiutare l’organismo a combattere questa patologia debilitativa.