In questa guida spieghiamo come capire perchè un cane abbaia sempre e cosa fare.
L’abbaio non è altro che una forma di comunicazione, di linguaggio del cane, come ululare, uggiolare, ringhiare e molti altri vocalizzi, tutti emessi con l’obiettivo di comunicare e di esprimere uno stato d’animo. In una società che corre sempre più velocemente, come la nostra, siamo purtroppo, sempre più portati a voler risolvere immediatamente il problema, piuttosto che comprenderne le cause.
Prima di diventare un problema però, l’abbaio è stato una grande risorsa. Basta pensare ai nostri antenati e a tutti i benefici che hanno tratto dall’antica alleanza con il cane. I cani, infatti, affiancavano l’uomo per utilità, più che per compagnia. Abbaiavano per guidare le greggi, per fare la guardia, per segnalare una preda. L’abbaio era considerato di grande aiuto. Oggi pretendiamo il silenzio, abbaiare è considerato disturbo.
Risulta essere molto importante, invece, imparare a capire cosa vuole dirci il nostro cane abbaiando. I cani abbaiano per dare l’allarme, per guardia o difesa, per eccitazione, per invitare al gioco, per richiedere attenzione, per frustrazione, ansia da solitudine, per paura, per stress e per un’infinità di altri motivi.
L’abbaio dunque fa parte del linguaggio del cane è non è possibile estinguerlo del tutto, esattamente come non è pensabile chiedere a un uomo di stare in silenzio per sempre o di parlare solo a comando. A volte l’abbaio può diventare un problema, soprattutto in quei cani che lo usano di continuo arrecando disturbo, come spesso accade, ai vicini di casa.
Ma il cane che abbaia sta esprimendo delle emozioni, e nel caso questo comportamento diventi molesto dobbiamo prima di tutto indagarne le cause. Un compito non sempre facile nel quale può aiutarci un professionista al fine di studiare la strategia migliore per aiutare il cane a sentirsi meglio e a riportare l’abbaiare a una misura normale e tollerabile.
Molte persone preferiscono ricorrere a delle “scorciatoie”, rappresentate da quei collari che all’abbaiare spruzzano automaticamente sostanze profumate o aria per dissuadere il cane dal continuare. Si tratta di uno stratagemma in realtà molto pericoloso perché non solo disorienta e disturba il cane, che non capisce cosa gli stia succedendo, ma rischia di amplificarne notevolmente il disagio, la frustrazione e lo stress, che non trovando lo sfogo dell’abbaiare verranno reindirizzati probabilmente verso altre modalità.
Sono strumenti che di fatto attuano una forma di maltrattamento e che ostacolano l’instaurarsi di una relazione corretta tra uomo e cane. Un approccio serio al problema deve invece partire dalla considerazione che il cane, con il suo abbaiare, ci sta comunicando qualche cosa: chiede attenzione, lancia un allarme, si difende, è in ansia, ha voglia di giocare. Vediamo come, a seconda delle circostanze, possiamo tentare di limitarne l’abbaio ecessivo.
Le situazioni più comuni
-L’ansia da solitudine
Quando usciamo di casa, sappiamo quando torniamo, ma il cane no: se abbaia quando resta da solo, potrebbe abbaiare per ansia da solitudine. In questi casi la soluzione migliore sta nel creare gradualmente una routine: cominciamo a lasciarlo solo per pochissimo tempo, aumentando gradualmente la durata della separazione con il passare dei giorni.
Prima di uscire facciamo sempre la stessa cosa, salutiamolo e diamogli un bell’osso da sgranocchiare che lo aiuterà a scaricare lo stress e a far passare il tempo (la masticazione, tra l’altro, libera endorfine che favoriscono rilassamento e benessere). Se continua ad avere crisi d’ansia quando non ci siamo, sarà il caso di ricorrere a un educatore cinofilo per fortificare il suo carattere, fargli fare esperienze e lavorare sulla sua autostima.
Ricordiamoci che i cani non abbaiano né distruggono cose durante la nostra assenza per farci un dispetto: i cani non fanno dispetti, esprimono emozioni, in questo caso un malessere.
-Fa la guardia
Arrivano ospiti a casa, o semplicemente passa un vicino sul pianerottolo, e il cane inizia ad abbaiare con insistenza. Se ci innervosiamo urlando “basta!” “zitto!”, non facciamo altro che amplificare la sua agitazione: in sostanza stiamo “abbaiando” insieme. Ricordiamoci che è suo compito avvisarci dell’intrusione di uno sconosciuto.
Manteniamo la calma, prestiamogli attenzione come per dirgli “grazie, ho capito cosa mi vuoi dire, sentito, ora ci penso io”. Così comunichiamo al cane il nostro stato emotivo e, rimanendo tranquilli e rilassati, trasmetteremo le stesse sensazioni al cane che smetterà di abbaiare.
-Chiama in continuazione per giocare
Ci porta un gioco e abbaia continuamente per dirci di lanciarlo. Per fargli capire che in quel momento proprio non possiamo giocare, non dobbiamo sgridarlo (“no!”, “basta!”), ma semplicemente ignoralo, andando in un’altra stanza o allontanandoci di qualche passo guardando altrove con grande naturalezza. Così facendo, capirà che abbaiando non otterrà quello che vuole. Quando poi tornerà tranquillo, aspettiamo qualche minuto e premiamo il suo silenzio con un bel sorriso, una carezza o lanciando il gioco.
-Abbaia per manifestare un bisogno
Se il cane abbaia davanti alla porta, probabilmente deve uscire a sporcare. In questo caso prestiamogli subito attenzione, diciamogli che è stato bravissimo e accompagniamolo subito fuori. Se abbaia fissando i piedi del divano probabilmente vuole dirci che il suo gioco e finito sotto e ci chiede aiuto per prenderlo. Prestiamogli attenzione a aiutiamolo dicendo che è stato bravissimo.
I cani hanno una mente complessa, perfettamente in grado di farsi un’idea del mondo che li circonda e capaci, se ben educati, di comprendere qual è il giusto comportamento da assumere a seconda di ogni situazione. La strada dell’ascolto, della comprensione e del rispetto, è quella che porta sempre a risultati concreti e definitivi per il benessere di tutti.