Un pregiudizio ancora molto diffuso fa credere a molti genitori che la presenza di un animale domestico in casa possa nuocere ai propri figli. A volte addirittura con la nascita di un bambino l’animale domestico che si possedeva viene allontanato. In verità i pediatri oggi sanno bene quanti invece siano i vantaggi che la presenza di un cane, o di un gatto, o di un altro animaletto possano apportare alla corretta crescita di un cucciolo d’uomo.
Il primo mito da sfatare è quello relativo alla salute. Non è vero che gli animali provocano allergie nei bambini piccoli: al contrario, la scienza medica ha dimostrato come sia vero l’esatto opposto. Entrare in contatto con i peli di un animale fin dalla più tenera età, infatti, sembra che aiuti a sviluppare il sistema immunitario. Il bambino cresce più forte, meno fragile rispetto alle infezioni esterne: quello che conta, ovviamente, è mantenere una corrette igiene in casa, e creare un angolo in cui l’animale domestico possa avere i suoi spazi. La presenza di un animale giova alla salute del bambino anche da un altro punto di vista, che è quello del movimento fisico. Al giorno d’oggi purtroppo molti bambini, per via di una vita troppo sedentaria e della cattiva alimentazione, si ammalano di obesità. Avere un animale in casa li aiuta a muoversi quasi senza accorgersene, perché la presenza di un cane, ad esempio, obbliga a fare lunghe passeggiate, a correre e giocare senza che tutto ciò sia vissuto come un’imposizione.
Detto questo, ci si potrebbe chiedere però quali siano i benefici della presenza di un animale domestico in casa quando ci sono già dei bambini. Per molte persone infatti si tratta solo di un fastidio ulteriore, di un essere di cui occuparsi e avere cura. Il nocciolo della questione sta proprio in questo: ovvero nello stabilire chi si debba prendere cura del cane o del gatto. Se ad un bambino viene trasmessa la responsabilità del suo animaletto, ciò può influenzare la sua crescita in modo molto incisivo e positivo.
Un bambino impara a conoscere il mondo intorno a sè e a preoccuparsi di qualcuno che non sia solo lui stesso. Deve ricordarsi che il suo animale è un essere vivente che necessita di cibo, acqua, pulizia, e anche di giocare e correre. Avere qualcuno a cui pensare al di fuori di se stesso prepara il bimbo a confrontarsi con il mondo degli adulti, lo fa crescere senza avere addosso una responsabilità eccessiva, ma comunque abbastanza grande da farlo sentire importante.
La presenza di un animale domestico, specie se si tratta di un cane, è anche un modo per facilitare lo sviluppo dei rapporti sociali tanto nei bambini che negli adolescenti. Imparare a relazionarsi con il prossimo è forse uno dei passaggi più complessi della crescita, ma avere un animale offre un facile terreno di incontro e confronto. Quando si va al parco con il cane viene spontaneo e naturale fermarsi a parlare con chi a sua volta possiede un quattro zampe, e questo vale anche per gli adulti.
C’è poi da considerare l’aspetto puramente affettivo che si sviluppa nel legame tra un bambino e un animale che crescono insieme. Il bambino scopre di avere un amico esclusivo, che obbedisce ai suoi ordini, gli fa compagnia, è sempre pronto a confortarlo e consolarlo di fronte ad ogni piccola delusione o dolore della vita. La pet therapy è di grande aiuto agli ammalati, come ormai è noto, e l’affetto incondizionato che un animale è capace di dare al suo padrone può definirsi davvero una panacea. La crescita è un processo spesso doloroso, che può far entrare in conflitto il ragazzo anche con i suoi stessi genitori. Ma il proprio amico a quattro o due zampe è sempre pronto ad offrire il conforto della sua calda pelliccia, delle sue fusa, della sua fiducia sconfinata. Avere accanto un animale insegna poi ai ragazzi un altro aspetto molto importante della vita, poco piacevole ma inevitabile, ovvero la morte. Se due cuccioli crescono insieme è purtroppo scontato che l’animaletto invecchierà più in fretta: da compagno di giochi diventerà una creatura da accudire e da accompagnare fino all’ultimo viaggio. Per quanto sia un’esperienza triste, è un tassello molto importante per la crescita del ragazzo, che dopo questo dolore sarà in grado di fronteggiare meglio anche gli altri grandi dolori che la vita, purtroppo, gli prepara.
L’unico punto interrogativo che potrebbe restare d un genitore circa l’opportunità o meno di adottare un animale domestico in casa potrebbe riguardare il timore che alla fin fine i propri figli se ne disinteressino e che quindi tocchi a loro prendersi cura degli animali. Il segreto sta nel riuscire ad essere collaborativi e a stimolare comunque l’interazione dei più piccoli, e in ogni caso i benefici superano di gran lunga gli svantaggi: basti pensare che l’interazione con l’animale è un preziosissimo stimolo per l’apparato neurale e lo sviluppo sensoriale del neonato già dai 7 / 8 mesi. Ciò vuol dire che la presenza di un animale in casa non solo aiuta i bimbi a crescere più sani, più responsabili e più felici, ma anche più svegli e intelligenti.