In questa guida spieghiamo come scegliere i prodotti per pulire la gabbia per gli uccelli.
Molto spesso, allevatori novizi più o meno in grande, non hanno le idee chiare di come gestire la pulizia e l’igiene nel proprio allevamento. Va invece detto che questo è un punto molto importante, fondamentale per la buona conduzione di un allevamento.
Cominciamo dalle gabbie dove alloggiano i nostri uccellini. Gabbie piccole, gabbie grandi, voliere di metallo zincato, rivestite di vernice o di legno hanno tutte quante bisogno di essere pulite e disinfettate dopo un certo periodo di uso. Non è possibile quantificare in numero ogni quanto fare queste pulizie, dipende da diversi fattori che variano, come la grandezza della gabbia, il numero degli ospiti, da quanto mangiano e bevono, la loro salute ecc.
Molto importante è la scelta del materiale per il fondo della gabbia.
Principalmente si usano due metodi, la carta o la lettiera e inoltre con o senza la griglia .
In questo articolo, per imparzialità, non darò giudizi ma mi limiterò ad esporre i vari metodi e prodotti più usati.
La carta che può essere utilizzata è quella più spessa, resistente e pulita. La carta da macellai, quella gialla è la migliore anche se diventata quasi introvabile; molti usano la carta di giornale o riviste anche se ovviamente questa non sarà più tanto pulita, al posto di quest’ ultima, si può usare la carta da imballo.
Oggi alcune ditte produttrici di gabbie in blocco hanno brevettato “il metodo carta”, sono dei rotoli di carta che scorrono sotto le griglie delle gabbie, basta tirare la carta da un lato fino a togliere tutta la parte sporcata e ripristinare così un fondo pulito. In questo tipo di gabbie la griglia sul fondo è d’obbligo per evitare la fuga dei volatili.
L’altro tipo di fondo, è la lettiera e qui possiamo dire che l’allevatore si può sbizzarrire nella scelta dei prodotti. C’è la lettiera in grani porosi grossi tipo quella usata per i gatti, oppure c’è quella studiata appositamente per gli uccelli con un coccidiostatico. C’è anche un tipo di lettiera con granuli piccoli e addirittura sabbia marina sterilizzata. Spesso nelle lettiere a grana fine vengono messi anche dei frammenti di gusci di conchiglie che fungono anche da grit. Queste ultime le sconsiglio, il grit meglio prendere quello venduto da solo e metterlo in mangiatoie a libera disposizione. Per lettiera può essere usato anche il tutolo, prodotto al 100% naturale e vegetale in quanto deriva dal mais.
Usare o non usare la griglia?
Ogni allevatore, piccolo o grande ha una sua idea a questo proposito. I veterinari consigliano l’uso della griglia, così che i volatili non vengono a contatto con le loro feci. Secondo me, questo è vero fino ad un certo punto, infatti se è vero che con la griglia, l’uccellino non zampetta sul fondo dove ci sono anche le feci, è anche vero che molte deiezioni finiscono sulle sbarre della griglia, rendendo necessaria una pulizia costante e anche abbastanza noiosa.
Eccoci arrivati a parlare dei disinfettanti che non dovrebbero mai mancare nella lista del bravo allevatore.
Purtroppo, come tutti ormai sappiamo, gli agenti patogeni si possono trovare ovunque e in varie percentuali, più questa percentuale sarà alta più aumenta il pericolo che i vari batteri colpiscano negativamente i nostri uccellini. Quindi è bene PREVENIRE questo con una costante pulizia e disinfezione di tutte le superfici presenti in una stanza allevamento, compreso ovviamente ogni oggetto usato per questo, beverini, mangiatoie, nidi, gabbie ecc.
I disinfettanti più adatti devono contenere sostanze ad ampio spettro d’azione e non devono essere tossici per noi e gli animali.
Le sostanze più adatte sono
I COMPOSTI QUATERNARI D’AMMONIO che hanno un ampio spettro d’azione, sono attivi anche ad alte diluizioni e sono poco tossici.
Non sono attivi però su Pseudomonas, Funghi, Micobatteri, alcuni virus e spore batteriche.
I più impiegati a livello industriale sono: BENZALCONIO CLORURO e CLORURO di DIMETILDIDECILAMMONIO.
I Quaternari sono incompatibili con i tensioattivi anionici (ioni di carica negativa) e quando vengono miscelati con questi ultimi diventano inefficaci. Quindi non miscelare mai i Quaternari con i normali detergenti. Per aumentare l’efficienza dei Quaternari, si aggiungono dei tensioattivi compatibili, cioè non ionici. In commercio esistono infatti dei formulati con questi componenti che danno un’azione sinergica con i quaternari e ne aumentano così l’efficienza, tipo il Lysoform.
L’ IPOCLORITO DI SODIO (la soluzione al 5% in acqua è la varichina o candeggina) è un buon disinfettante contro batteri, spore, virus e in particolare, contro i Funghi e i Protozoi. Non è corrosivo per i metalli ma per i tessuti. La varichina si può usare pura o diluita.
Ci sono anche come disinfettanti i COMPOSTI FENOLICI (tipo il fenolo e la cresolina) che hanno ampio spettro ma efficaci solo in acque dure e non sono attivi sulle spore batteriche e alcuni virus. Inoltre da diversi anni questi composti non sono quasi più usati negli impieghi pratici della disinfezione.
Ci sono poi i COMPOSTI IODATI che hanno sempre un ampio spettro d’azione ma una bassa efficacia se vengono diluiti in acqua, sono corrosivi per i metalli se lasciati a contatto a lungo e non sono più attivi agli agenti atmosferici. Vengono usati in associazione con dei detergenti.
Gli ALDEIDI, spettro pressoché totale con azione battericida, fungicida e sulle spore, con qualsiasi tipo di acqua e a qualsiasi temperatura e hanno un’azione prolungata. Sono però molto irritanti per la cute e le mucose.
I più importanti sono: la FORMALDEIDE, la FORMALINA e la GLUTARALDEIDE.
La Formaldeide non viene praticamente più usata, in quanto è caustica su cute e mucose e probabilmente cancerogena.
La Formalina viene usata in soluzione aquosa al 40% ma già a bassa concentrazione è irritante per le mucose.
Per quanto riguarda le Glutaraldeidi, oggi giorno, sono associate a dei potenziatori, tipo i Quaternari d’ammonio che danno origine ai disinfettanti più utilizzati in casi di elevato rischio igienico.
Gli ALCOLI, in generale hanno un discreto potere disinfettante su Gram positivi, Gram negativi, Micobatteri, Miceti, Virus ma solo se usati per immersione. Devono essere usati ad alte concentrazioni, inoltre la presenza di materiale organico riduce la loro attività e sono altamente infiammabili. I più importanti sono il METILICO, l’ISOPROPILICO e l’ETILICO.
Il metilico è poco efficace e molto tossico. L’isopropilico concentrato al 70% era una soluzione economica per le superfici di lavoro e strumenti. L’etilico al 70% di concentrazione viene usato nella preparazione di soluzioni composte di disinfettanti. L’alcool etilico DENATURATO serve solo come solvente e detergente, NON è un disinfettante.
Le sostanze disinfettanti sono quindi diverse, come diversi sono i prodotti dove queste si trovano. Comunque, per la disinfezione dei nostri allevamenti le sostanze più indicate sono i formulati con i quaternari d’ammonio e la varichina. Va ricordato che prima di utilizzare questi prodotti sulle superfici da disinfettare, quest’ultime devono essere lavate con dei detergenti sgrassanti.